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In iOS 18 Siri userà le applicazioni, ma non per tutti

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Già sappiamo che ad innescare il big bang dell’intelligenza artificiale che Apple ha in programma per la WWDC ci sarà Siri. E sappiamo anche che sarà un’assistente vocale molto più evoluto a supportare le funzioni più visibili (altre  meno visibili saranno annegate dentro le applicazioni). Ora sappiamo, grazie alle sempre prolifiche gole profonde che parlano con Mark Gurman, anche che cosa Siri farà in più: controllerà le applicazioni stesse.

Per capire quel di cui si parla, immaginate di poter dire a Siri di fare cose complesse come aprire una foto, modificarla e spedirla. Oppure di usare Siri per navigare nell’interfaccia della stessa applicazione dicendo quali menù aprire e quale funzione svolgere. Quindi, per esempio, non solo:”Siri, apri Whatsapp e manda un messaggio” ma anche “Siri apri Whatsapp, allega l’ultima foto e manda il messaggio a Paolo”; opppure: “Siri apri Mail e scrivi a Paolo questo messaggio”.

Un cambiamento epocale dopo la stagnazione

Si tratta di una rivoluzione epocale per Siri, una delle funzioni che Apple ha prospettato disegnando per essa grandi scenari ma che alla fine si è arenata, lasciandoci tra le mani un unico significativo passaggio evolutivo: il debutto di Ehi Siri.

Come ha detto al New Yor Times Tom Gruber, cofondatore di Siri e che ha lavorato ad Apple fino al 20218 “Siri è nata l’intento di renderla capace di comprendere il linguaggio e il contesto, l’assistente virtuale Apple non è mai stata in grado di fare tutto questo. Oggi però con le nuove tecnologie potrebbe essere possibile fare un lavoro migliore».

Per riuscire nell’obbiettivo, sono richiesti cambiamenti profondi, un rinnovamento del software alla base di Siri, sfruttando un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM), un tipo di modello linguistico pensato per ottenere la comprensione e la generazione di linguaggio di ambito generale, quella che dovrebbe essere una delle novità più importanti del futuro iOS 18.

Passaggi graduali

Per questa ragione i passaggi saranno graduali. Inizialmente Siri sarà in grado di controllare e navigare nell’interfaccia di un iPhone o un iPad con maggiore precisione e gestire alcune delle funzioni delle app di serie con il sistema.  Siri in questa fase sarà in grado di comprendere centinaia di istruzioni differenti come spostare una nota in una diversa cartella, inviare o cancellare mail, aprire una particolare pubblicazione in Apple News, inviare via mail un link web e anche richiedere al dispositivo una sintesi di un articoli differenti.

iOS 18, l'IA di serie sarà proattiva, in grado di anticipare e pianificare azioni
Foto di Miguel Tomás Unsplash

Nel 2025, con un aggiornamento, sarà possibile fare anche altre cose. Ad esempio tenere conto di comandi vocali multipli. Si potrà, ad esempio, chiedere a Siri di sintetizzare una riunione registrata e di inviare il riassunto come testo ad un collega, tutto con un solo comando. Sull’iPhone dovrebbe essere teoricamente possibile chiedere di ritagliare una immagine e inviarla via mail ad un amico.

Ma non sarà per tutti

Un altro aspetto, oltre alla gradualità, da tenere in considerazione è che tutto questo non sarà per tutti. Secondo quanto riferisce Gurman per avere la Siri più “servizievole” servirà avere specifici dispositivi: un iPhone 15 o superiore (tra cui ovviamente il futuro iPhone 16), un iPad con M1 e un Mac con macOS 15.

La ragione? Semplice: alcune funzioni verranno svolte direttamente sul dispositivo e non demandate ad un server e quindi questo necessariamente taglierà fuori un grande numero di attuali utenti.

Sia questo imposto dalle tecnologie oppure un passaggio che tiene in considerazione ragioni di marketing (probabilmente tutte e due le cose…) questo manderà in pensione un gran numero di dispositivi oggi in circolazione. Ammesso, ovviamente, chi chi ha un vecchio iPhone o un vecchio iPad ritenga utile aggiornarlo per avere la nuova Siri.

Ne dovremmo sapere di più in occasione della Worldwide Developer Conference (WWDC) che inizia 10 giugno, evento nel corso del qual dovremmo capire meglio cosa ha in serbo Apple nella sua rincorsa verso l’Intelligenza Artificiale.

A novembre dello scorso anno è circolata voce di iOS 18 come un “progetto ambizioso”, con importanti nuove funzionalità e altre ancora in termini di design, insieme a migliorie in termini di performance e sicurezza. Per tutto quello che sappiamo finora di iOS 18, il link da seguire è questo.

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