Siri non è ancora un vero e proprio assistente sociale, né è in grado di svolgere una terapia psicologica ma, almeno nella sua versione USA americana, si presta per indirizzare le persone verso chi può dare una mano in termini di supporto e conforto. Quel che i programmatori Apple hanno previsto in questa direzione si manifesta quando qualcuno prova a dire a Siri che ha intenzione di suicidarsi.
Prnunciando la frase «I’m gong to kilt myself”, il sistema si offre di chiamare la Suicide Prevention Lifeline, un servizio che assiste le persone che hanno, appunto, tendenze suicide. Basta premere un tasto e automaticamente chi ha espresso questo drammatico proposito vien messo in contatto con uno psicologo che può dare una mano a chi è si trova nella disperazione e nell’angoscia.