Sbirciando nel codice di iOS 8.1.2 è possibile individuare tracce di riferimenti a nuove lingue per Siri. L’assistente vocale di Apple comprende al momento tredici lingue, ma eliminando le variazioni linguistiche (es. inglese australiano e inglese Regno Unito), le lingue comprese sono in realtà nove: inglese, francese, italiano, tedesco, spagnolo, giapponese, coreano, cantonese e mandarino. L’elenco delle lingue principali in questione non è cambiato da iOS 6 ma con il futuro update di iOS potrebbe arrivare il supporto lingue con un continuum come il polacco, il ceco e lo slovacco.
Non è detto ad ogni modo che il supporto a nuove lingue arrivi con iOS 8.2; Apple potrebbe integrare il supporto con iOS 8.3 (le beta sono in circolazione) o forse addirittura in iOS 9 (anche di questa cominciano a vedersi in giro delle tracce). Il supporto a nuove lingue è ad ogni modo qualcosa cui Apple sta lavorando: a giugno dello scorso anno era stato individuato un annuncio per la ricerca di “Siri Language Engineers” altamente motivati, “esperti in lingue straniere con forte predisposizione per la programmazione”. Le persone cercate, in particolare, devono essere fluenti in giapponese, norvegese, turco, danese, inglese australiano, arabo, portoghese, svedese, olandese, brasiliano, tailandese, russo, inglese britannico e cantonese (alcune di queste lingue sono già supportate, altre no).
Il supporto di nuove lingue in Siri è fondamentale anche per HomeKit, il protocollo che in iOS permette di offrire funzioni per l’abbinamento sicuro di dispositivi con la possibilità di controllare gruppi o singoli apparecchi in tutta la casa, anche usando la voce. Sarà possibile, ad esempio, dire a Siri che si sta “andando a dormire” per spegnere le luci, chiudere le porte e impostare il termostato. Affinché il sistema possa essere usato da un numero vasto di persone, è ovviamente necessario il supporto di nuove lingue.
Anche Google nel frattempo cerca figure simili a quelle cercate da Apple. Android Police ha sbirciato nel codice di Google Now individuando nuove possibilità per l’assistente vocale, alcune di queste già note agli utenti di Siri: la possibilità di richiamare l’assistente dalla schermata di blocco, cambiare alcune impostazioni della fotocamera, attivare/disattivare funzioni (es. Wi-Fi e Bluetooth). Un importante cambiamento di Google è l’apertura verso sviluppatori di terzi parti, offrendo ad altri la possibilità di integrare funzioni vocali.