Pioneer è sempre stata sinonimo di qualità audio nel settore consumer.La gamma di sintoamplificatori ad oggi si presenta come un concentrato di tecnologie, alcune dedite alla ricerca della purezza audio, altre rivolte a semplificare la vita di chi l’apparecchio dovrà installarlo e configurarlo. Tutti i circuiti sono progettati per una amplificazione home theatre pulita, attraverso anche percorsi per i segnali più corti possibile.
Ci sono pieno supporto per i formati dts-HD Master Audio e Dolby TrueHD, nonché le funzioni Virtual Surround Back, Virtual Height e Virtual Depth, che simulano la presenza di due diffusori alle spalle dello spettatore, sopra o dietro la TV, per una esperienza surround ancora migliore dei 5.1 o 7.1 canali già presenti. Alla ricerca della qualità Pioneer ha dedicato anche ricerche nell’abbattimento del fenomeno del “jitter” e nel ripristino della qualità nei formati audio compressi come l’AAC, l’Mp3 o il WMA. Il Jitter è un fenomeno di modificazione del segnale nella sua ampiezza, frequenza o fase, intrinseca dei circuiti digitali, che si può verificare ad esempio con la trasmissione tramite HDMI, causando distorsione del suono durante la conversione in analogico. Il sistema PQLS è stato sviluppato appositamente per abbattere il Jitter sincronizzando il segnale tra il sintoamplificatore ed un lettore Blu-ray compatibile.
Per migliorare la riproduzione di sorgenti audio compresse invece è stato sviluppato l’Advanced Sound Retriever, che analizzando la forma d’onda è in grado di individuare le frequenze perse ripristinandole. L’ascolto quindi della musica dall’iPhone, iPod o dal computer casalingo, nonché dalle sorgenti audio via internet risulterà molto più fedele all’originale, ricco e brillante.
Dal punto di vista video i sintoamplificatori della gamma presentano più prese HDMI in ingresso, tutte supportano Deep Colour e x.v.Colour per colori vividi e brillanti e sono compatibili con il 3D.
Appositamente pensata per i video in streaming dai dispositivi portatili o da internet è la funzione Stream Smoother, che analizza l’immagine riducendo la distorsione e gli artefatti della compressione dovuti al bitrate spesso molto basso.
Tutte le porte HDMI sono infine dotate dello Stand-By Pass Through e dell’ Audio Return. Il primo permette il transito dell’audio, con il sintoamplificatore spento, direttamente agli altoparlanti della TV, comodo dal momento che la configurazione ottimale del sistema prevede la connessione audio/video di tutti gli apparecchi al sintoamplificatore che a sua volta è l’unico connesso alla TV. In questo modo non sarà sempre necessario accenderlo per goderci i canali di SKY o di un’altra sorgente.Il secondo invece permette la trasmissione dell’audio dalla TV verso il sintoamplificatore, tramite lo stesso cavo che in genere porta il segnale video nella direzione opposta, per poter ascoltare sull’impianto 5.1 o 7.1 anche il digitale terrestre.
Ma è nel campo della configurazione del sistema che Pioneer sorprende. Purtroppo non sempre i salotti nei quali sono inseriti gli impianti audio assomigliano alla stanza perfettamente cubica delle pubblicità. Anzi spesso i diffusori sono posti in posizioni troppo ravvicinate o a distanze irregolari, creando non pochi problemi in fase di calibrazione, tanto che spesso, anzi quasi sempre, questa non avviene affatto e ci si accontenta di un audio mediocre.
Pioneer deve aver pensato che è proprio un peccato sprecare la bontà dei moderni impianti surround, per cui ha sviluppato il sistema MCACC, AVNavigator e ha integrato il controllo di fase. Il sistema MCACC utilizza un microfono dedicato (in dotazione) per analizzare con estrema precisione il campo sonoro della stanza, ottimizzando le dimensioni, il livello, la distanza e la risposta virtuale dei singoli diffusori calibrandoli alla perfezione rispetto alla posizione dello spettatore. Il controllo di fase invece considera le caratteristiche costruttive delle casse audio sincronizzando la loro risposta temporale per minimizzare l’effetto di ritardi sonori, solitamente dovuti al processo di filtraggio delle registrazioni multicanale. La chicca però è AVNavigator, un software su CD-ROM fornito con l’apparecchio, presente anche su App Store per iPad, che una volta installato sul computer guida passo passo alla configurazione delle connessioni audio-video con tutti gli altri device del salotto, semplificando la vita a coloro che non hanno dimestichezza con cavi e connettori.
Inoltre si interfaccia direttamente con il sintoamplificatore, una volta che questo è connesso alla rete di casa tramite la porta LAN o il Wi-Fi integrati. Quando sul computer si selezionano parole e termini del manuale operativo, sull’apparecchio si attivano e si visualizzano le funzioni corrispondenti, e viceversa premendo i pulsanti sul sintoamplificatore o sul telecomando, nel PC appaiono le istruzioni che ne spiegano il funzionamento. AVNavigator quindi semplifica e velocizza notevolmente l’approccio a tutti i complessi comandi di un moderno impianto surround, rispetto alla tediosa lettura di un complicato manuale cartaceo. Infine Pioneer ha dotato i suoi prodotti di notevoli capacità di streaming. Possono interfacciarsi con periferiche Bluetooth tramite una chiavetta opzionale, ma la maggiore connettività si ottiene con la porta LAN e con il Wi-Fi integrato in alcuni modelli. Tramite la connessione alla rete casalinga, e quindi ad internet, possono accedere alle migliaia di radio in streaming da tutto il mondo con la specifica funzione vTuner. Supportano il DLNA, quindi lo streaming audio da qualsiasi periferica che integri questa tecnologia, come la XBox, la Playstation 3, il PC o il Mac, ma anche lettori Blu-ray, HDD multimediali o altri apparecchi posti in diversi luoghi della casa ma connessi alla rete.
Alcuni modelli sono pienamente compatibili con il protocollo AirPlay di Apple, quindi permettono lo streaming audio da qualsiasi Mac, iPhone, iPod o iPad come faremmo con una AppleTV. Pioneer ha anche sviluppato una App specifica per gli idevice, che si configura come un telecomando molto avanzato, iControlAV2, disponibile per iPhone e anche per iPad. Permette non solo di gestire il volume, gli ingressi o le funzioni base quali play, stop, skip, ma anche di configurare in maniera molto profonda il sistema, agendo ad esempio sull’equalizzazione dei singoli diffusori, quindi permettendo di accedere a tutte le funzioni avanzate come il PQLS, il MCACC, il controllo di fase.
La linea di sintoamplificatori Pioneer si presenta come uno scrigno di tecnologia, progettata ed integrata non solo per offrire la migliore esperienza di ascolto delle sorgenti surround come i Blu-ray, ma pensando anche alle esigenze del moderno lifestyle con moltissime funzioni specifiche per i contenuti digitali provenienti dal nostro computer o da internet. Senza tralasciare però una filosofia user friendly veramente molto innovativa e funzionale.
A seconda del modello i prezzi variano circa dai 230 euro del 5.1 senza tante pretese ai 2.100 euro del 7.1 top di gamma: occorre tenere presente che i prodotti non hanno diffusori inclusi.Tutte le informazioni sono disponibili sul sito Pioneer ufficiale.
Qui sotto potete verificare le capacità dei vari modelli e il loro grado di interazione con il mondo iOS.
[A cura di Giuseppe La Guardia]