Dopo aver vinto la scorsa estate una disputa contro ATI (AMD), Graphics Properties Holdings, società finanziaria che cura gli interessi di Silicon Graphics, passa di nuovo all’attacco affermando che alcuni suoi brevetti critici sono utilizzati senza autorizzazione da produttori di console da gioco, computer e telefoni cellulari. Nel mirino, in particolare, vi sono: Nintendo, Apple e Acer. Tecnicamente il brevetto concerne le routine floating point per la rasterizzazione dei display (la conversione delle immagini descritte vettorialmente in immagini bidimensionali, raster, formate da pixel).
Per quanto concerne Apple, il problema sarebbe relativo ad alcune tecnologie usate negli iMac e nei Mac Pro (anche se il brevetto parla di cellulari, nella citazione di Apple non si parla di iPhone). Leggendo gli atti giudiziari si nota come la società stia cercando di dimostrare che la violazione di Apple sia premeditata: questo permetterebbe a un giudice di riconoscere fino al triplo dei danni normalmente riconosciuti per questo tipo di violazioni (è la procedura prevista negli USA quando è accertato che l’autore di una violazione ha “consapevolmente, deliberatamente, intenzionalmente, volontariamente, o arbitrariamente” violato un brevetto).
Altre querele sono state nel frattempo presentate anche contro Gateway, Lenovo, HP, Dell, Lenovo Group e Alienware.
Silicon Graphics è stata una grande protagonista nel settore della computer graphics tra il 1980 e il 1990: le sue tecnologie sono state sfruttate in numerosi film (due titoli su tutti: Jurassic Park e Twister). Varie vicissitudini hanno portato l’azienda in regime di bancarotta controllata: alla luce ciò le denunce in questione sembrano dunque un modo come un altro per raggranellare denaro sonante.
[A cura di Mauro Notarianni]