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Sicurezza informatica: italiani poco interessati, cinesi più responsabili

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Kaspersky ha aggiornato Cybersecurity Index, sito dove i più curiosi possono controllare come cambiano le abitudini delle persone da paese a paese. Tra le cose più interessanti, divertenti o preoccupanti, il posto più terrificante dove vivere (dal punto di vista della sicurezza informatica) è il Vietnam. Nella seconda metà del 2016, il 59% degli utenti provenienti da questo paese ha affermato di aver subito un cyberattacco. Il paese più sicuro sembra essere il Giappone (solo l’11% delle persone intervistate ha sostenuto di aver subito un attacco).

Quasi tutti gli italiani ignorano i pericoli in rete: il 92% degli italiani intervistati ha ammesso di non preoccuparsi delle cyberminacce. Più responsabili invece i cinesi (per lo meno è quello che è risultato dal sondaggio). In Cina, il 72% delle persone possiede soluzioni di sicurezza in tutti i dispositivi connessi. Al contrario, in Svezia solo il 48% degli intervistati utilizza soluzioni di sicurezza in tutti i dispositivi.

Nella maggior parte dei paesi, l’attività online più comune è controllare la mail. Non mancano eccezioni interessanti: ad esempio, in Cina le persone preferiscono guardare video online; controllare l’email è la loro terza priorità. Per gli svedesi, utilizzare i servizi bancari online è più importante di qualsiasi altra cosa.

I più devoti alle mail sono i filippini. Il 99% dei filippini intervistati utilizza principalmente la mail come prima opzione. Seguono i russi con un 98%.

Il porno è molto amato in Russia. Il 40% dei russi dai 55 anni in su afferma di visitare siti web per adulti (il 57% degli uomini e il 17% delle donne). La Germania è al secondo posto con una media del 38%. Le donne tedesche visitano siti con contenuto per adulti più delle donne russe (21%); l’interesse degli uomini è però un po’ più basso (52%).

Negli Emirati Arabi Uniti una famiglia media possiede 11.1 dispositivi. Ogni famiglia del paese possiede in media 4.2 telefoni, 3 tablet, 2.3 portatili e 1.5 computer fissi. Si tratta di una media, quindi ci saranno famiglie che ne avranno anche di più.

Per quanto riguarda le giocatrici è un pareggio tra Cina e Tailandia, dove l’81% delle donne intervistate sostiene di giocare ai videogiochi. Il Messico è in seconda posizione con il 77% e al terzo posto c’è la Turchia con il 75%.

La Tailandia è ancora al primo posto con il 72% delle persone intervistate a rispondere “Sì” (li visitano tra un gioco e l’altro). I giapponesi sembrano essere quelli che li usano di meno con solo un 8%.

Tra i risultati più sorpendenti: il 64% dei cinesi intervistati scambia valori finanziari e azioni su Internet. Anche il 48% degli indiani fa lo stesso, mentre al terzo posto troviamo Tailandia e Malesia (43% ognuna). Altri dati e cifre interessanti a questo indirizzo.

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