Mountain Lion richiede il nostro permesso per tutte le applicazioni che devono accedere ai Contatti, nuovo nome della Rubrica Indirizzi. Il meccanismo, di chiara derivazione iOS, è pensato per migliorare la sicurezza di OS X, tenendo sotto controllo quali applicazioni possono accedere ai dati e quali no.
Anche se dopo l’installazione del nuovo sistema operativo numerose applicazioni chiedono accesso ai Contatti non dobbiamo preoccuparci troppo: spesso, infatti la maggior parte dei software accede ai nostri Contatti per motivi molto semplici. La società che sviluppa Omnigraffle, ad esempio, ha spiegato al francese Macgeneration che l’accesso da parte di quest’applicazione ai Contatti è necessario per recuperare il profilo dell’utente e inserire automaticamente nome, cognome e altri metadati nei vari elementi posizionabili in fase di progettazione con il programma per il disegno di grafici e diagrammi.
Daniel Jalkut, sviluppatore di MarsEdit, ha un buon suggerimento per gli sviluppatori: questi ultimi possono inserire nella finestra di dialogo che compare quando un’applicazione tenta di accedere ai Contatti, una spiegazione del perché l’app in questione sta cercando di farlo. Apple stessa ad esempio sfrutta questo meccanismo in Pages, mostrando una finestra che spiega dettagliatamente che l’applicazione ha bisogno di accedere ai dati in questione per le funzioni di stampa unione, in modo che sia possibile creare e stampare etichette con gli indirizzi.
Ricordiamo che in ‘Sicurezza e Privacy’ delle Preferenze di Sistema del nuovo OS X 10.8 Mountain Lion è presente la sezione ‘Privacy’: da qui è possibile consentire o no alle applicazioni selezionate di accedere ai contatti. Se concediamo l’autorizzazione all’uso delle informazioni di contatto alle app di terze parti o a siti web, siamo soggetti alle loro condizioni e politiche sulla privacy degli sviluppatori. In caso di dubbi è consigliabile rivedere i termini e le politiche sulla privacy del sito web o dell’app in questione per capire come trattano e utilizzano le nostre informazioni.
[A cura di Mauro Notarianni]