[banner]…[/banner]
In una sessione della Worldwide Developers Conference, Apple ha annunciato che entro la fine dell’anno le app inviate all’App Store dovranno obbligatoriamente usare lo standard App Transport Security (ATS), decisione che evidenzia l’impegno della Mela con la privacy degli utenti.
Lo standard ATS è integrato in iOS 9 e consentire il trasferimento dei dati su connessioni HTTPS anziché HTTP, incrementando dunque la sicurezza nel trasferimento dei dati e impedendo l’intercettazione dei contenuti. Dall’1 gennaio del 2017 tutte le nuove app e gli aggiornamenti di app proposti ad Apple prima della distribuzione sull’App Store dovranno integrare il supporto a questo protocollo.
L’ATS è già attivo per default negli strumenti di sviluppo, anche se al momento è possibile disattivarlo. L’ultimatum stabilito da Apple è in line con quanto seguito anche da altri nel settore che sempre più spingono per l’utilizzo di connessioni con SSL (Secure Sockets Layer), una tecnologia per la crittografia dei dati trasmessi tra un web e un server web che consente di proteggere le informazioni dei clienti. Questo tipo di connessioni, come accennato, offrono maggiore privacy e sicurezza rispetto a una connessione non crittografata riducendo il rischio che le informazioni possano essere intercettate e utilizzate in modo illecito da terzi.
Nel 2005 la tecnologia ATS è stata al centro di una piccola polemica con Google che aveva spiegato come aggirarla per impedire il blocco della pubblicità di iOS 9. Google aveva infatti rivelato che l’ATS bloccava la visualizzazione delle pubblicità con alcune app per dispositivi mobili e presentato una soluzione a breve termine nell’Ads Developers Blog per impedire il blocco di spot, banner e pubblicità varie.