Con una nota diffusa lo scorso marzo, la SIAE aveva annunciato di non aver raggiunto l’accordo con META per la diffusione all’interno delle piattaforme social delle canzoni facenti parti del proprio repertorio. Dopo mesi di incertezza, SIAE e META hanno annunciato di aver raggiunto un accordo, seppur transitorio.
Il “litigio” tra Meta e SIAE
Ripercorriamo bene la vicenda. A marzo scorso, come un fulmine a ciel sereno, la SIAE aveva annunciato la fine delle trattative, con esito negativo, con META per la riproduzione delle canzoni del proprio repertorio sulle piattaforme Facebook e Instagram. L’ente Antitrust aveva addirittura avviato un’istruttoria nei confronti di Meta Platforms, al fianco di un procedimento cautelare per accertare la questione.
Meta fu sospettata di aver eliminato i contenuti musicali tutelati da SIAE dalle proprie piattaforme social senza fornire alla società le informazioni necessarie per negoziare in modo equo e trasparente il rinnovo del contratto scaduto. Non solo, si sospettava che Meta avesse chiesto a SIAE di accettare un’offerta economica inadeguata senza fornire le informazioni necessarie per valutarne la congruità.
Pace transitoria
A seguito di un accordo transitorio firmato tra le parti proprio nelle ore scorse, sulle piattaforme social di Meta si tornerà ad ascoltare la musica tutelata da SIAE. Questo il comunicato della SIAE:
La SIAE esprime soddisfazione per questo risultato, cercato e raggiunto, ma rimane comunque impegnata a tutelare gli interessi dei suoi iscritti continuando a lavorare instancabilmente per raggiungere un accordo definitivo e duraturo improntato all’equità e alla trasparenza, così come chiede anche la Direttiva europea sul Copyright. Si impegna inoltre a portare avanti le negoziazioni nel rispetto delle decisioni e delle misure cautelari dettate dall’AGCM
Resta da capire cosa accadrà alla data del 6 ottobre, quando l’accordo transitorio cesserà i suoi effetti. La pace attuale non scioglie i nodi di disaccordo tra le due posizioni. Ed infatti, Meta sembra ancora restia a rivedere la sua proposta di corrispondere una cifra forfettaria per l’uso delle canzoni nelle Storie e nei Reel. Dio contro, anche SIAE non ha alcuna intenzione di accettare un accordo forfettario, almeno non senza avere dati precisi che dimostrino la proporzionalità rispetto ai ricavi di Meta.