Negli ultimi giorni molti analisti hanno tentato di interpretare i dati di diffusione di iPhone alla luce delle ultime informazioni (apparentemente discordanti) di Apple e AT&T. Chi pensa che la discrepanza sia dovuta agli iPhone sbloccati, chi invece pensa che molti iPhone siano ancora nella “pipeline”, invenduti.
Market Share, specializzata nella rilevazione dei dati sulla navigazione online, ha deciso di fare una ricerca, per osservare in quali Paesi effettivamente iPhone è utilizzato. I risultati sono perlomeno curiosi: la navigazione via iPhone è avvenuta in ben 108 nazioni, nonostante il cellulare della Mela sia ufficialmente distribuito solo in 4 Paesi.
Ancor più interessante la percentuale: nella classifica stilata da Market Share le prime posizioni sono occupate da Guinea Equatoriale (2,21%), Costa d’Avorio (0,47%), Trinidad e Tobago (0,25%) e Maldive (0,24%). Solo al quinto posto gli USA (0,20%), appena davanti alla Polinesia Francese (0,19%).
Francia e Regno Unito sono al 17esimo e 19esimo posto con lo 0,08%; la Germania al 28esimo con lo 0,06%. L’Italia è al 94esimo posto, con lo 0,01%.
Le ragioni di tali dati devono considerare alcuni aspetti magari non immediatamente evidenti. Innanzitutto nei paesi in via di sviluppo, i più vicini alla testa della classifica, una connessione ad Internet è un privilegio che solo i più facoltosi possono permettersi; magari pochi facoltosi fra cui molti possessori di iPhone. Negli stessi Paesi la connessione online via rete telefonica ha una diffusione percentualmente ridotta rispetto ai paesi occidentali, causa la carenza di infrastrutture e dei costi dei computer; più diffusi dei computer sono i telefoni cellulari e la rete wireless è più moderna della rete di telefonia fissa grazie al fatto che le reti wireless sono di più facile installazione. Per la stessa ragione si comprendono le posizioni (percentualmente) arretrate dei Paesi più sviluppati; in nazioni come Italia o Spagna i costi di navigazione via rete fissa sono decisamente più convenienti rispetto alle offerte mobili e la diffusione di Pc sempre percentualmente non così sfavorevole rispetto ai cellulari come invece accade in alcune nazioni del terzo mondo.
In ultimo, ricordiamo che le rilevazioni di Market Share provengono più che altri da piattaforme di e-commerce e siti corporate (30mila sita in tutto), forse non la destinazione ideale di chi naviga su iPhone, almeno per alcuni paesi dove è più facile ed economico accedere da postazioni fisse o da computer mobili vero e propri.
Aldilà delle riflessioni sulle singole nazioni e sulla penetrazione di iPhone a livello internazionale uno dei dati più significativi tra quelli forniti da Market Share è la quota di mercato globale di iPhone. Il cellulare di Cupertino viene usato dallo 0,13% dei naviganti, un dato che solo a prima vista potrebbe apparire piccolo, ma che in realtà è enorme vista la giovanissima età di iPhone e il fatto che già oggi è il quarto sistema operativo più usato su Internet, dietro a Windows, Mac Os e Linux.
