Il CEO di Intel Brian Krzanich si è dimesso. L’azienda ha scoperto una relazione consensuale con una dipendente, una condotta che infrange quelli che sono precisi obblighi stabiliti dalla compagnia.
Reuters spiega che l’uomo alla guida dell’importante azienda produttrice di chip è solo l’ultimo di una serie di potenti uomini attivi politici o attivi nel mondo degli affari a essere caduto per comportamento inappropriato, fenomento evidenziato dal movimento #MeToo, hashtag uato sui social media per aiutare a dimostrare la diffusa prevalenza di violenza sessuale e molestie, soprattutto sul posto di lavoro subita dalle donne, dopo le rivelazioni pubbliche di accuse di violenza sessuale contro Harvey Weinstein.
Una indagine in corso condotta da consiglieri interni ed esterni ha confermato la violazione della policy di Intel in materia, che vale per tutti i manager” si legge in un comunicaot di Intel “Alla luce dell’attesa che tutti i dipendenti rispettino i valori di Intel e aderiscano al codice di condotta del gruppo, il cda ha accettato le dimissioni di Krzanich”.
Il board ha nominato lo Chief Financial Officer Robert Swan come CEO ad interim e annunciato di avere avviato la ricerca di un amministratore delegato permanente, includendo tra questi sia candidati interni, sia candidati esterni.
Krzanich, 58 anni, era diventato CEO di Intel nel maggio del 2013. Prima di questo ruolo era stato direttore operativo; in qualità di Chief Operating Officer, Krzanich ha guidato un’organizzazione di più di 50.000 dipendenti da vari reparti di Intel, dal Technology and Manufacturing Group alla Intel Custom Foundry, dal NAND Solutions Group, fino alle Risorse Umane, all’Information Technology e alla strategia di Intel per la Cina.