Dormire con gli AirPods può essere rischioso. Lo racconta Bradford Gauthier, un uomo che vive a Worcester, nel Massachusetts: lunedì scorso, dopo aver spalato la neve per due ore, si è infilato gli auricolari nelle orecchie e si è messo a dormire nel letto della sua camera. Niente di nuovo, lo faceva spesso, molti di noi probabilmente fanno la stessa cosa, ma pochi – speriamo nessuno – può raccontare quel che ha dichiarato il signor Gauthier ai microfoni di WWLP News.
«Quando mi sono svegliato, il mattino seguente, non sono riuscito a ritrovare uno dei due auricolari. Avevo un leggero disagio al centro del torace, all’altezza del petto» spiega, dando l’idea di non averci dato troppo peso in quel momento. «Sono tornato fuori a spalare la neve per un’altra ora, poi sono rientrato in casa e mi sono versato un bicchiere d’acqua…ma non sono riuscito a berlo».
Gli altri membri della sua famiglia hanno provato a riderci sopra, scherzando sul fatto che questi eventi potevano anche essere collegati tra loro: chissà, forse l’AirPod l’aveva inghiottito. «Troppo assurdo per essere vero» si è detto: d’altronde quante probabilità ci sono che un AirPod, che fino a poche ore prima si trovava infilato nel suo orecchio, ora stava nuotando tra i succhi gastrici del suo stomaco? Tuttavia il dolore al petto non dava cenno di volersi arrestare, perciò quale che fosse la posizione attuale della cuffietta, in quel momento c’erano altre priorità: la ricerca dell’AirPod poteva aspettare.
Così, rimuginando sull’ultima volta che aveva usato le cuffie e ripetendo come un mantra tutte le cose che aveva fatto fino a poche ore prima, si è recato al pronto soccorso per trovare la soluzione al blocco fisico. Ed è qui che viene svelato l’arcano: mai si sarebbe aspettato che una radiografia potesse risolvere entrambi i problemi. L’AirPod era proprio lì, incastrato nell’esofago. Era lui che gli stava recando dolore al petto. Era stato ingoiato per davvero.
Un’endoscopia di emergenza ha rimosso l’AirPod, e Gauthier è tornato a casa a spalare la neve. «Il medico mi ha detto che è estremamente raro che un blocco di questo genere non sia doloroso o gravemente fastidioso» ha raccontato col sorriso sulle labbra, evidentemente divertito dall’esito di tutta la vicenda «Non mi è mai venuto in mente che dormire con le cuffie potesse essere un pericolo per la sicurezza. Sono stato davvero molto fortunato». Nessuno glielo ha chiesto, ma dopo tutte queste improbabili casualità, ormai non si può escludere più nulla: la cuffietta, funziona ancora?