Sono numeri un po’ vecchi, ma sempre interessanti. Parliamo delle 150 workstation utilizzate per creare il terzo appuntamento di Shrek, il popolare cartone in computer grafica realizzato tutto su computer Hp mossi da processori a 64 bit di Amd.
Come accade nel mondo dei Pc, la lotta alla fine è sempre tra loro due: Intel e Amd. Mentre i primi hanno il mercato in mano e grande flessibilità di ricerca e sviluppo (soluzioni di tutti i tipi, con grande possibilità di mercato, tanto da aver convinto tre anni fa
Steve Jobs a sposarne la causa al posto di Ibm e Motorola), i secondi se la giocano in mercati più di nicchia, ma non per questo meno allettanti.
Ci sono Amd dual core Opteron 275, basati su Red Hat Enterprise (Linux) con schede nVidia Quattro FX 3450, 4 GB di ram, dischi sta da 400 GB e doppio monitor. La DreamWorks non si è fatta mancare niente, con una spesa da 300 mila dollari per riempire gli studios dei suoi creativi degli strumenti migliori.
Vi risparmiamo tutte le rispettive incensazioni (per gli uomini di Amd non ce niente di meglio di Shrek, per gli uomini di DreamWorks, Hp e Opteron sono il massimo nel cosmo) per dire solo di come la tecnologia oramai sia diventata pennello e
pastello di qualunque artista, digitale o meno.