Nel momento in cui scriviamo la creatura di Marcin Wichary, Shift Happens, ha sbandato Kickstarter. È infatti, a pochi giorni dalla fine della campagna, il libro di tecnologia più supportato della storia del sito di crowdsourcing.
Marcin Wichary, programmatore polacco trapiantato negli Usa, ha scritto un’opera struggente degna di un solitario genio totalmente incentrato su un unico tema (che sta molto caro a chi fa il giornalista, peraltro, e a molte altre professioni intellettuali), cioè le tastiere per scrivere.
Le pale del ventilatore
Shift Happens racconta la storia delle tastiere come nessun altro libro prima d’ora, coprendo 150 anni dalle prime macchine da scrivere alle tastiere pixellose nelle nostre tasche, quelle solo schermo e niente meccanica degli iPhone e dei telefoni Android.
È un libro che racconta di dattilografi in competizione durante le guerre dei turni del 1880; del premio Nobel Arthur Schawlow che usa un laser per costruire il miglior cancellatore di errori di battitura; di August Dvorak (e di molti altri, se è per questo) che cerca di detronizzare la QWERTY; di Margaret Longley e Lenore Fenton che perfezionano la digitazione a tocco; degli agenti sovietici che ascoltano le battute dei tasti degli apparecchi americani; delle donne che si riversano negli uffici, desiderose di fare qualcosa di più che digitare e riscrivere; delle persone che aspirano a realizzare la migliore tastiera meccanica di oggi, fondendo passato e futuro.
Il titano
Il libro di Wichary ha 1.300 fotografie, 1.200 pagine (più un volume di cento pagine extra per l’edizione che ha superato il record su Kickstarter), 520 foto a colori scattate esclusivamente per questo libro, 42 capitoli (ovviamente), due volumi più un terzo volume e forse anche un quarto grazie ai risultati fatti finora, più di 37 easter egges nascoste nel testo che ha richiesto cinque anni di lavoro, e due font fatti su misura. Ma non c’è solo questo.
Avendo ipotecato su Kickstarter già più di 660 mila dollari (l’obiettivo iniziale era di 150 mila dollari) con cinque giorni alla fine della campagna e gli assegni incassati da 3.757 persone (incluso questo cronista), il libro (che è già stato completamente scritto e deve “solo” essere stampato) è già entrato nella storia.
“Le tastiere – ha detto Wichary – mi hanno affascinato per anni. Ma mi è venuto in mente che non è mai stata scritta una storia buona, completa e umana delle tastiere, a partire dalle macchine da scrivere fino ai moderni computer e telefoni. Come siamo arrivati da allora a oggi? Quali sono state le tappe del percorso? E come mai la QWERTY è ancora uguale a 150 anni fa? Erano anni che desideravo un libro come questo. Così l’ho scritto”.
Un libro di modelli e di storie
Ma come si fanno a riempire più di mille pagine di parole che parlano di macchine per scriverle? Ovviamente con tante foto e con tantissimi aneddoti e storie.
Questo libro infatti ha radici nerd e contiene molte riflessioni sulla tecnologia, ma la sua nerditudine è incentrata sulle persone e sulle storie, non sui dettagli tecnici. È un libro che parla di dattilografe in competizione durante le guerre delle maiuscole del 1880, ad esempio, oppure di come Margaret Longley e Lenore Fenton che perfezionano la digitazione senza guardare la tastiera. Oppure del premio Nobel Arthur Schawlow che costruisce un laser per distruggere i suoi errori di battitura, cioè correggere bruciandoli in pochi attimi i refusi (meglio di qualsiasi cancellino). Poi ci sono quelli stufi delle tastiere Qwerty, dall’ordine delle lettere nella prima fila da sinistra, sotto i numeri. Ci pensano August Dvorak e molti altri a tentare di detronizzare la tastiera tradizionale, ma con pochissimo successo.
Ci sono storie di spionaggio, come quella degli agenti sovietici che ascoltano segretamente il modo con il quale gli americani scrivono a macchina nell’ambasciata a Mosca, oppure del gran cambiamento sociale introdotto con i lavori di battitura da segretaria, che offrono una strada nuova per consentire alle donne di emanciparsi guadagnando soldi e diventando autonome: sono le donne che si riversano negli uffici, desiderose di fare di più che digitare e riscrivere testi.
Persone che cercano di capire l’epidemia australiana di qualcosa chiamato “RSI”. e i progettisti di Backspace, Escape, Shift, Pizza e molti altri tasti comuni (ma misteriosi). Persone che fondono passato e futuro per creare la migliore tastiera meccanica possibile.
Senso di marcia
Molte di queste storie non sono mai state raccontate prima. Tuttavia è possibile leggere il libro da capo a fondo: sono 260.000 parole scritte e studiate con cura. Ma è possibile anche godersi un capitolo a sé, senza un ordine particolare, magari uno sulla tastiera preferita da chi legge, uno che spiega a cosa serve il blocco di scorrimento o uno che parla di un’epoca specifica.
Il libro è stato diviso in due volumi, in modo che sia possibile gestirlo in maniera più comoda: prenderne uno per andare a leggere in soggiorno o per un viaggio e perdervi nelle storie mentre si sta in treno o in aereo. Wichary ha trascorso ore e ore a scegliere la carta e il carattere (il glorioso e laborioso Mercury Text con radici nelle rotative dei giornali americani) per rendere la lettura ancora più piacevole.
E anche se questo è il primo libro dell’autore, ci tiene a precisare che scrive di design e tecnologia da molti anni e che anche la newsletter di questo libro esiste da anni. In buona sostanza, Wachary è convinto di aver fatto proprio un buon lavoro: “Volevo progettare un libro – ha detto – che avesse la qualità e la natura di un libro d’arte da tavolo, un coffee table book, ma che fosse abbastanza portatile da poter essere portato in giro o semplicemente da potersi sedere su una sedia comoda, e che considerasse il testo e le immagini come gemelle spirituali, non come entità separate (il modo in cui testo e immagini coesistono nella narrazione è importante per me come designer). Ogni volume misura 18×25 centimetri e pesa circa 1,8 kg”.
Questo è l’unico libro che collega il mondo delle macchine da scrivere all’universo dei computer. Che siate appassionati di macchine da scrivere d’epoca, delle classiche tastiere IBM a scatto o delle moderne meraviglie meccaniche, questo libro avrà qualcosa per voi. Niente di tutto ciò? Preparatevi comunque a diventare dei nerd della tastiera e a guardare una noiosa tastiera QWERTY di tutti i giorni con un nuovo rispetto.