Nel quadro della World Ducati Week di cui vi abbiamo parlato la scorsa settimana per un tour della dotazione informatica del Team Ducati, Shell ha presentato un prodotto innovativo o ancor meglio, rivoluzionario che entra sul mercato dopo oltre 40 anni di sperimentazione. Ad essere rivoluzionaria in Shell Advance Ultra è non solo la materia prima da cui l’olio è ricavato che non è più il petrolio ma il gas naturale ma tutta la complessa lavorazione che porta al prodotto finale
Shell, che vanta una collaborazione con Ducati fin dal 1999 ed una esperienza pluriennale con i marchi più prestigiosi dell’automotive e delle due ruote, ha sperimentato il nuovo prodotto per diversi anni nel campo delle competizioni per testarlo in condizioni critiche ma ha anche effettuato dei test di durata ed efficienza su un gruppo nutrito di moto da strada.
L’origine assolutamente innovativa dell’olio è evidente anche da una prima osservazione del campione assolutamente trasparente che è stato mostrato in fase di presentazione: praticamente indistinguibile a vista da un buon campione di acqua minerale: dietro questo risultato c’è una una netta separazione con i tradizionali metodi utilizzati per produrre i lubrificanti sintetici, perché permette di ottenere un olio base sintetico cristallino ed essenzialmente privo d’impurità a partire dal gas naturale anziché dal petrolio e questo porta ad una composizione molecolare ultra stabile, una purezza elevatissima, resistenza al’ossidazione, ridotta volatilità, migliore fluidità e infine una diminuzione dei residui di sporco nel motore in cui viene impiegato.
Shell sfrutta l’ingegneria chimica per progettare le molecole da inserire nell’olio motore, creando lunghe catene di molecole di carbonio, punto di partenza ideale per la produzione di oli base puri e puliti. Proprio perché quest’olio deriva a livello molecolare dal gas naturale, risulta di gran lunga più stabile rispetto agli oli base tradizionali; il risultato è una minore volatilità dell’olio motore finito e migliori proprietà di scorrimento alle basse temperature.
Rispetto alle controparti tradizionali di gruppo II e III, gli oli base formulati con tecnologia PurePlus presentano una minore viscosità alle basse temperature (da -25 a -40 °C) e riescono così a lubrificare il motore già efficacemente dall’avviamento a freddo. Queste proprietà apportano una serie di importanti benefici al motore, fra cui l’aumento della pulizia, della protezione dall’usura e del risparmio di carburante.
In pratica con Shell Advance Ultra il motore rimane più pulito, consente prestazioni omogenee in potenza durante l’arco di funzionamento tra un cambio e l’altro e ritardando potenzialmente il cambio successivo.
Shell ha mostrato tutta una serie di schermate (che vi riportiamo nella galleria qui sotto) in cui evidenziano i risultati sul campo compiuti con moto da strada quale l’Honda Wave 125cc con misurazioni a 1.000 e 13.000 km precorso con intervallo di cambio olio esteso a 6000 km si è misurata effettivamente una maggiore stabilità ed una minore volatilità con il verificarsi dei primissimi deterioramenti solo dopo 6.000 KM quando il cambio d’olio consigliato per la moto in questione era dopo 3.000 KM.
Se il motore ha un rendimento costante e la potenza viene impiegata sempre alla condizioni iniziali è possibile anche un risparmio di carburante che Shell stima nell’ordine di 5 Km in più percorribili con ogni litro (rispetto all’uso di un olio standard a fine ciclo).
Il segreto di questo olio ad alta tecnologia sta, come abbiamo detto, nel processo di estrazione e lavorazione dal gas naturale che avviene Qatar ed è iniziato nel lontano 1973: oggi Shell è una azienda che investe ogni anno un miliardo di dollari in ricerca e si avvale delle competenze di oltre 45.000 tecnici e ingegneri in tutto il mondo con un centro ricerca in Olanda, lo Shell Technology Center di Amsterdam, dove oggi lavorano 900 ricercatori di 45 diverse nazionalità e una filiale italiana che lavora da protagonista sul nostro mercato.
Negli anni Sessanta, Shell è stato il primo produttore di lubrificanti a lanciare sul mercato oli motore “multigrade” per l’utilizzo su tutte le tipologie di veicoli e in qualsiasi stagione; negli anni Settanta, inoltre, ha introdotto per la prima volta sul mercato l’utilizzo di detergenti nella formulazione dei lubrificanti per auto con l’obiettivo di mantenere pulito il motore.
La storia della tecnologia Gas-to-liquids (GTL) su cui si basa il sistema di produzione risale al 1925, quando i chimici tedeschi Franz Fischer e Hans Tropsch svilupparono un metodo di conversione del gas naturale in idrocarburi liquidi chiamato in seguito, dal nome degli studiosi, processo Fischer-Tropsch.
Avviata nel 1973 presso lo Shell Technology Center di Amsterdam, la ricerca sul GTL è stata sviluppata fino ai giorni nostri attraverso la costruzione di un primo pilot plant all’interno del centro di ricerca di Amsterdam nel 1983 e di un impianto di produzione di GTL in Malesia nei primi anni Novanta, fino ad arrivare all’inaugurazione nel 2011 di Pearl GTL nel Qatar, che ha consentito di aumentare di dieci volte la produzione di prodotti GTL.
Si tratta di uno degli impianti più grandi e sofisticati mai costruiti nell’ambito dell’industria energetica che oggi ha una capacità di produzione di 140.000 barili al giorno, è la più importante fonte a livello globale di prodotti GTL.
Shell Advance Ultra con Tecnologia PurePlus è il nome completo del prodotto che dalle sperimentazione pluriennale e dai test sulle moto Ducati ora approda sulle moto che guidiamo in strada tutti i giorni.