Shazam vuole andare oltre la musica e consentire agli utenti di “scansionare” anche altre tipologie di oggetti. L’azienda è riuscita a recuperare diversi finanziamenti negli ultimi mesi (circa 70 milioni di dollari) che l’hanno portata ad essere una realtà sempre più attiva nel settore della musica, mercato da cui al momento ottiene buona parte del suo fatturato, dirottando gli utenti su iTunes o su altri servizi musicali e guadagnando commissioni dalle vendite di servizi e brani musicali di terzi.
Il suo brand è ora molto conosciuto e i vertici dell’azienda sperano di sfruttare la popolarità del tasto blu, che vediamo ultimamente apparire anche in Italia in alcuni spot TV, per fornire agli utenti anche servizi aggiuntivi legati non più solo alla musica ma anche ad altri oggetti fisici. Per esempio sarà possibile scansionare una confezione di cereali per ottenere i valori nutrizionali, oppure la copertina di un DVD per poter acquistare la colonna sonora su CD oppure su iTunes.
Le aspirazioni di Shazam, sembrano essere simili a quelle della tecnologia Firefly di Amazon Fire Phone, che permette di interagire con elementi della realtà per poi operare altre azioni conseguenti, come l’acquisto di CD dopo l’ascolto di una canzone o il riacquisto di un prodotto appena fotografato con lo smartphone. Shazam vorrebbe quindi riposizionarsi come operatore di realtà aumentata, traslando le sue potenzialità forse sempre più sull’e-commerce ed incrementando i suoi ricavi, una direzione che probabilmente non sarà il solo a battere nei prossimi mesi.