Sharp rivuole il suo impianto per la produzione di schermi per smartphone, concesso in esclusiva ad Apple. A testimoniare i piani dell’azienda giapponese, che aveva concesso alla Mela in esclusiva una linea di assemblaggio di display nei suo modernissimo impianto di Kameyama, è il Nikkei Asian Review, un giornale finanziario giapponese.
Lo stabilimento è quello di cui abbiamo scritto più volte in passato, nella prefettura di Mie. Qui Sharp aveva pianificato diversi anni fa la costruzione di una fabbrica dedicata a pannelli di grandi dimensioni, ma la crisi del mercato dei TV che ha duramente colpito Sharp, ha dato spazio ad Apple per intervenire mettendo sul piatto della gloriosa azienda giapponese miliardi di dollari necessari a convertire la Fab 1 di Kanayama, in una linea di produzione per schermi di piccole dimensioni, basati sulle eccellenti tecnologie Sharp. In cambio quest’ultima si è impegnata a fornire interamente la produzione ad Apple, che ha usato l’impianto per approvvigionarsi in maniera più fluida e sicura.
La situazione da tre anni fa a oggi, quando era stato stipulato il contratto, sarebbe cambiata. In particolare i produttori cinesi rappresentano oggi un’opportunità di business che Sharp non può soddisfare visto che l’impianto lavora al 90% per Apple. In aggiunta a questo l’azienda di Osaka ha necessità di diversificare i suoi clienti, per migliorare la redditività. Di qui l’offerta ad Apple di 30 miliardi di Yen per liberarsi dall’esclusività, una cifra che però è distante da quella che Apple aveva versato per avere l’esclusiva della produzione, finanziando la trasformazione dell’impianto. Apple non si sarebbe opposta all’ipotesi, anche se non ci sarebbe una risposta definitiva. L’unica precondizione sarebbe che i pannelli LCD prodotti a Kameyama non finiscano a Samsung. In ogni caso nessuna delle due parti avrebbe fretta, visto che nell’impianto si sta lavorando a pieno regime per produrre i display di iPhone 6, c’è tempo prima di arrivare a un punto morto nel quale prendere una decisione.