Probabilmente continueremo a dire “provo a cercarlo su Google” perché ormai il marchio è stato volgarizzato, ma più avanti potrebbe arrivare anche il motore di ricerca targato Apple. E’ ormai nell’immaginario comune fare una ricerca sul web passando per Google anche perché il servizio, godendo di questo fortunato vantaggio del nome che, un po’ come facciamo per indicare la carta assorbente dicendo Scottex o il nastro adesivo chiamandolo Scotch, ha ormai raccolto una base di utenti macroscopica che utilizza come “cavie” per migliorare il servizio di giorno in giorno. Da più di vent’anni.
Ma come dicevamo Apple starebbe esplorando questa possibilità. Secondo alcuni test condotti su iOS 14 pare infatti che il traffico in entrata e in uscita generato dai suggerimenti di Siri passa ancora un po’ per i server di Google, ma in maniera drasticamente minore rispetto a quanto accade invece su iOS 13 dove i medesimi risultati offerti all’utente provengono praticamente quasi tutti da Google. Apple in realtà utilizza già un motore di ricerca proprietario per le ricerche suggerite tramite Spotlight e Siri, ma ciò su cui starebbe lavorando ha una portata molto più ampia e potrebbe un giorno o l’altro consentirle di eliminare completamente Google come motore di ricerca predefinito annullando completamente l’accordo finanziario che ha con la suddetta società.
Secondo il rapporto, Apple starebbe investendo molto sulla ricerca: sono diversi gli annunci di lavoro in cui si richiedono ingegneri per questo settore, anche se il numero di posti di lavoro disponibili in questo campo nell’ultimo anno è diminuito (probabilmente a causa della pandemia di coronavirus) ed è difficile quindi fare un confronto con gli anni precedenti. Per altro, a giugno è stato effettuato un aggiornamento alla pagina del crawler web Applebot. Queste modifiche includevano alcune funzioni che consentivano al sistema di verificare che il traffico provenisse effettivamente dall’Applebot e di differenziare le ricerche tra desktop e mobile. Al momento questo sistema offre funzioni molto simili, se non identiche, a quelle che usa Google per scansionare le pagine presenti sul web.
Non ci sono comunque prove relative ad un lancio imminente di “Apple Search”, ma effettivamente un motore di ricerca universale e proprietario ha molto senso. Secondo il fondatore di Coywolf News, Jon Henshaw, un motore di ricerca targato Apple indebolirebbe il controllo che Google ha su questo campo e le garantirebbe una migliore promozione dei servizi Apple, rafforzando il controllo sull’interno comparto hardware e software, oltre a fornire agli sviluppatori un sistema di promozione del proprio software più potente e di portata molto più ampia rispetto alle più semplici ricerche tramite App Store attualmente disponibili.
Di contro, Apple perderebbe i miliardi di dollari all’anno che Google le versa per essere il motore di ricerca predefinito dei propri dispositivi. Oltre a questo, attirerebbe maggiormente l’attenzione su di sé in un momento molto delicato. E’ già sotto inchiesta antitrust per le pratiche dell’App Store ed un ingresso dell’azienda in questo settore aumenterebbe il numero di occhi che le sono già puntati addosso. «A questo punto sono solo osservazioni e congetture. Apple potrebbe non lanciare mai un proprio motore di ricerca» conclude Henshaw «Potrebbe essere così profondamente integrato nel sistema operativo e nelle applicazioni native che gli utenti iOS, iPadOS e macOS lo utilizzerebbero senza neppure accorgersene».