È stato un ottimo mese di settembre per Apple. A dimostrarlo sono i dati forniti da Netapplications, un servizio specializzato che usando un network di siti associati misura l’utilizzo in Internet di sistemi operativi e applicazioni chiave come i browser.
In base a quanto riferisce il rapporto mensile, in particolare, Mac Os ha guadagnato 0,42 punti percentuali portando il sistema operativo Apple al 6,42% a livello mondiale. Apple è ovviamente ancora molto distante dall’irraggiungibile Windows (92,44%), ma può essere felice per avere conquistato (anche grazie al fatto che sono iniziate le scuole, mercato da sempre fondamentale per Cupertino) il suo record storico nel campo dei desktop.
Le cose vanno ancora meglio nel campo dei sistemi operativi per il mobile. Qui Apple con iOS sfiora il 55%, merito della molteplicità dei dispositivi di successo (iPhone, iPad e iPod touch) e del fatto che se è vero che Android cresce (16,26) è altrettanto vero che il sistema operativo di Google non ha nulla sul mercato di paragonabile ad iPad che domina il settore dando un’impressionante spinta verso l’alto al mercato iOS. D’altra parte se Android cresce (anche se non così rapidamente come si sarebbe portati a pensare) nell’utilizzo di Internet, i concorrenti calano: Java Mobile Edition è al minimo storico (18,2%) dopo avere raggiunto e superato in un passato non remoto il 30%, Symbian è ormai sulla via dell’irrelevanza (6,12%) e Rim stagna con il suo sistema operativo intorno al 3%. Vicini all’estinzione Windows Mobile (0,27%) e il suo predecessore Windows Phone (0,25) che insieme sono a stento usati da uno su duecento dei naviganti di Internet.
Il dominio di iOS si riflette anche nel dominio di Safari tra le applicazioni per la navigazione in Internet che tocca il 55,6%, seguito da Opera Mini (18,9%). La ricerca da mobile è nelle mani di Google (91,2%) con Yahoo distantissimo (6,4%) e Bing collocato al minimo delle singola cifra percentuale (1,2%).
Per quanto riguarda i browser desktop è da segnalare la costante discesa di Internet Explorer che si sta avviando a girare la boa del 50% (54,39, a novembre dello scorso anno era ancora sopra il 60%) e lo stallo di Firefox (22,48) la cui crescita è stata stoppata dall’apparizione di Chrome avvenuta solo tre anni fa, un tempo brevissimo rispetto a quello da cui sono sul mercato i concorrenti ma che non ha impedito al navigatore di Google di superare il 16%. Anche Safari cresce (e tocca il massimo storico del 5,02%), ma resta distante quarto.