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Sette cose da sapere sull’USB 3.1, la porta del nuovo MacBook

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Apple ritiene che l’unica porta USB 3.1 integrata nel nuovo MacBook da 12″ sia sufficientemente per fare di tutto: ricaricare, trasferire dati con la velocità dell’USB 3 e connettere periferiche video e lo “urla”, mettendone una sola in una macchina che in un differente scenario ne avrebbe avute 6 se no sette (alimentazione, due USB, una o due Thunderbolt, slot SD, HDMI). In effetti, almeno sulla carta, siamo di fronte ad un prodotto assolutamente polivalente.

Della porta USB Type-C abbiamo parlato in dettaglio in questo articolo; ricordiamo solo che è grande un terzo di una normale porta USB e usa un cavo reversibile (che è possibile inserire in entrambi i versi). L’USB 3.1 è tecnicamente in grado di trasferire dati tra il computer host e le periferiche a una velocità massima di 10Gbps (bits per second), in pratica il doppio di quanto è in grado di fare l’USB 3.0. L’USB 3.1 integrata nel nuovo MacBook è, almeno inizialmente, limitata a trasferimenti dati con velocità massima di 5Gbps, un “limite” secondo diversi osservatori destinato a crescere con l’evolversi della tecnologia. Altri importanti considerazioni sono:

  1. La porta USB-C permette di ricaricare e di collegare dispositivi e periferiche per trasferire dati alla velocità dell’USB 3 ma funziona anche come uscita video HDMI, VGA e Mini DisplayPort.
  2. È grande un terzo dell’attuale porta USB (le misure sono: 8.4mm x 2.6mm), usa un cavo reversibile, che è possibile inserire in entrambi i versi, supporta una potenza massima di 100W portando l’intensità di corrente (massima) a 5A e la tensione da 5 a 12 o 20V.
  3. Un hub sarà fondamentale per collegare più dispositivi o anche solo per caricare e contemporaneamente sfruttare più periferiche. Tra gli accessori già disponibili, Apple vende: un adattatore da USB-C a USB (19,00 euro, utile per collegare il MacBook con porta USB-C ai dispositivi iOS e a molte periferiche USB standard), un adattatore multiporta da USB-C a VGA (89,00 euro per collegare il computer contemporaneamente a un monitor VGA con risoluzione HD fino a 1080p, un dispositivo USB standard e un cavo di ricarica USB-C), un adattatore multiporta da USB-C ad AV digitale (89,00 euro per collegare contemporaneamente un monitor HDMI con risoluzione HD fino a 1080p, un dispositivo USB standard e un cavo di ricarica USB-C), un cavo di ricarica (35,00 euro, con connettore USB-C su ciascuna estremità per caricare il MacBook da una presa elettrica). Apple vende un alimentatore USB-C (55,00 euro, ma poiché non è più utilizzato un connettore proprietario, non dovrebbero tardare ad arrivare sul mercato alimentatori compatibili).
  4.  Non sono ancora in commercio periferiche USB 3.1: il chipset USB 3.1 è ancora in fase di sviluppo e test, e potrebbero essere necessari mesi prima di vedere periferiche specifiche. Alcuni test dimostrano che non è ancora possibile ottenere il throughput completo a 10Gbps ma maggiori velocità saranno ottenuti con l’arrivo di periferiche con chipset e controller di nuova generazione.
  5. È ora di dire addio a Thunderbolt? No. Almeno, non ancora. Thunderbolt presenta ancora molti vantaggi rispetto all’USB 3.1 e la velocità e le caratteristiche di questa connessione sono particolarmente apprezzate negli ambienti professionali. Nel corso dell’USB Implementers Forum (USB-IF) che si è svolto durante il Mobile World Congress è stato inoltre spiegato che è possibile trasportare i protocolli Thunderbolt su connessioni USB sfruttando cavi in rame e ottici, e Intel continua ad ogni modo a lavorare per migliorare Thunderbolt.
  6.  Le connessioni USB sono destinate a diventare ancora più veloci. L’USB-IF ritiene che la velocità consentita dall’USB 3.1 sia sufficiente, ma nei laboratori è stata dimostrata la possibilità di arrivare a 20Gbps sfruttando connessioni in rame, velocità in linea con quelli ottenibili con le connessioni Thunderbolt 2. Resta da vedere se l’USB-IF vorrà sfruttare tale possibilità, specialmente con l’arrivo sul mercato di schermi con risoluzione 4K e superiori. Al momento le priorità dei promotori dello standard sono altre: diffondere la connessione e farla diventare lo standard di serie sui dispositivi mobile.
  7. A quest’ultimo proposito, alcuni ritengono che Apple in futuro potrebbe sfruttare l’USB-C anche su futuri iPhone e iPad. Tra i possibili vantaggi il supporto per le specifiche MHL (Mobile High-definition Link) 3 con le quali è possibile eseguire lo stream di video 4K da dispositivi mobile sulle TV. Nuovi televisori saranno distribuiti con integrata di serie una specifica porta HDMI con supporto all’MHL: l’utente dovrà solo collegare un capo del cavo alla connessione USB Type-C e l’altro alla connessione HDMI Type-A per eseguire lo streaming di contenuti 4K sulla TV. Porta e cavi a parte, resta da capire se Apple in futuro supporterà lo standard MHL.

USB-C

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