Diciamoci la verità: la maggior parte di noi non cambia telefono ogni anno. Magari. Alcuni bontà loro lo fanno, ma molti di noi no. Magari perché abbiamo comprato l’iPhone con un operatore e 24 o 30 mesi di ratealizzazione, magari perché ci siamo affezionati al nostro “vecchio” iPhone che va proprio bene così com’è (e vorremmo solo che continuasse all’infinito o almeno quanto l’automobile) o magari semplicemente perché riteniamo che non valga la pena spendere così tanti soldi da un anno all’altro.
Tuttavia, a un certo punto – e qui ci rivolgiamo a chi già possiede un iPhone e che con tutta probabilità vuole comprarne uno nuovo, come accade a nove utenti su dieci, un record assoluto per qualunque settore merceologico – arriva il momento di comprare quello nuovo. Ecco, mettiamo che quest’anno, per Natale o anche prima, abbiate deciso di comprare un iPhone. E di regalarvi (o farvi regalare) il top di gamma. Un nuovissimo iPhone 15 Pro Max. Il non plus ultra, come dicevano i latini, per quanto riguarda gli apparecchi smartphone di Apple. Cosa potete aspettarvi? Lo abbiamo recensito in maniera approfondita qui (e qui l’iPhone 15 “normale” e qui li abbiamo comparati) ma il discorso che vogliamo fare adesso è diverso.
Da dove venite? Dove andate? 1500 fiorini
Molto dell’impatto che un nuovo iPhone ha sugli acquirenti possessori già di un altro iPhone in passato dipende da quale sia il modello precedente. Certo, è impossibile che decidiate di passare da un iPhone 2G a un iPhone 15 Pro Max (ma se per caso avete deciso di farlo e state leggendo questo articolo, scriveteci e racconteremo la vostra storia! Saremmo curiosissimi di saperla anche noi) ma non è improbabile che si aggiorni ad esempio da un iPhone 12 o da un iPhone 13.
La cosa che caratterizza questi apparecchi è, a partire dall’iPhone X, il notch, la “tacca” che però, fatti salvi i 14 Pro e tutti i 15, non è un’isola staccata dal bordo del telefono. Ma c’è anche chi viene magari da un iPhone più vecchio, ancora con il sensore touch ID, che rende l’ergonomia dell’apparecchio completamente diversa (c’è un bottone fisico da premere o sul quale appoggiare il dito) e non è necessario che sia un iPhone 7 o un iPhone 8, perché gli SE hanno esattamente quelle caratteristiche, oltre a uno schermo più piccolo. E, parlando di schermi più piccoli, c’è anche chi è rimasto fedele al suo iPhone 12 mini, il telefono più bello del mondo. Almeno, per chi lo reputa tale, perché in realtà non ha venduto molto, ma i suoi fedelissimi non lo lascerebbero mai.
Insomma, le note che state per incontrare stupiscono a seconda dell’apparecchio che avete adesso e che state per lasciare al posto di un iPhone 15 Pro Max. Abbiamo escluso solo i possessori di iPhone 14 Pro e Pro Max, anche se pure loro le prime sarebbero stupiti da almeno due novità.
1) La forma smussata e bordi ultrafini
Il nuovo iPhone 15 Pro Max è grande come quello prima. Anzi, leggermente meno. Perché, se lo schermo rimane uguale (6,7 pollici) in realtà si affilano i bordi, cioè le cornici. Ma non solo: diventano anche più smussati, meno “taglienti” agli angoli. Insomma, il telefono segue il design delle generazioni immediatamente precedenti (è lo stesso sostanzialmente dall’iPhone 12) ma è anche molto alleggerito e migliorato. La sensazione in realtà un po’ scompare perché, come moltissimi fanno, in realtà viene “inghiottita” dalla cover. Il fatto è che questi telefono, soprattutto quando sono molto grandi, sono sempre a rischio di caduta. E il mondo si divide tra chi li vede “nudi” solo all’inizio, togliendoli dalla scatola, e alla fine, quando li rottama. C’è poi una piccola minoranza che gode della nudità del suo apparecchio, grosso e scivoloso, senza timore che possa cadergli. Persone coraggiose o addirittura sprezzanti del pericolo. Comunque, altri elementi entrano in gioco per questa nuova edizione di iPhone che, dal punto di vista della forma della scocca, potrebbe essere l’ultima.
2) La fotocamera periscopica
Sino all’anno scorso i telefoni “pro” di Apple avevano tutti le stesse caratteristiche. Adesso c’è un’evoluzione che apre la strada a una differenziazione. L’iPhone 15 Pro Max è l’unico dotato di una fotocamera con obiettivo periscopico, cioè capace di avere uno zoom ottico maggiore di quello degli obiettivi tradizionali “dritti”. L’iPhone 15 Pro “normale” con schermo da 6.1 pollici non ce l’ha. Il vantaggio è che si fanno foto con distanze differenti senza ricorrere a un crop selvaggio dell’immagine, mantenendo la risoluzione elevata. E questa tripletta di obiettivi consente anche dei passaggi da una lunghezza focale all’altra molto più morbida, quando si registra video, grazie a un nuovo approccio che non fa “salti” bruschi come negli apparecchi diversi. Tutto il comparto foto-video è comunque differente e molto potenziato rispetto ai modelli precedenti, sia in termine di risoluzione che di elaborazione delle immagini. Migliora molto anche rispetto a iPhone 14 Pro.
3) L’isola delle notifiche
Se non avete mai usato un iPhone 14 Pro, con il 15 Pro Max (e tutti gli altri modelli della serie 15, Pro o non Pro) avete accesso a quella che per voi sarà una novità molto visibile: la Dynamic Island. Sembra poca roba, soprattutto se venite da un iPhone con la “tacca”, il notch, ma in realtà è completamente diversa. Sfrutta ancora poco dagli sviluppatori terze parti, e oggettivamente spazio non molto grande per mostrare cose, ha comunque animazioni molto gradevoli e serve abbastanza. È una sorpresa, a partire dal riconoscimento di FaceID, che si manifesta con una icona animata molto grande e piacevole. In ogni caso, guardandola in azione, è sempre un testamento alla capacità di fare piccole innovazioni di interfaccia sempre molto gradevoli e originali da parte di Apple.
4) È davvero più leggero!
Sembra impossibile, soprattutto se si va a guardare il peso reale di iPhone 15 Pro Max rispetto ai suoi predecessori nella stessa categoria Pro Max dei modelli 12, 13 e 14, ma la sensazione di peso è completamente diversa. E lo è soprattutto se si usa il telefono senza cover. La ragione? Molto semplice: la fisica. Perché l’iPhone 15 Pro e Pro Max è fatto di titanio. Cambiare metallo (gli altri sono fatti di acciaio o di alluminio) ha varie conseguenze. A parte il peso in assoluto (il titanio è più leggero) e la resistenza fisica a torsione e colpi, o la conduzione e la dilatazione con il calore. La realtà sorprendente è che l’iPhone 15 Pro Max “naked” (senza cover) in mano sembra molto più leggero dell’iPhone 14 Pro Max. Non ci si aspetterebbe che un cambiamento da 206 grammi per il 14 Pro a 187 grammi per il 15 Pro sia così evidente, ma ci sono due motivi se succede. Il primo è che le persone sono più sensibili di quanto crediamo alle variazioni di peso: un calo del 9-10% può sembrare una piccola quantità matematicamente, ma è una grande quantità per le nostre mani. Tuttavia, c’è anche un’altra ragione dettata dalla fisica. La capacità di manipolare un telefono si basa principalmente sulla sua massa, ma anche sul suo momento di inerzia. E poiché la riduzione della massa nel passaggio dall’alluminio (o dall’acciaio inossidabile) al titanio avviene quasi interamente sul perimetro del telefono, il momento d’inerzia si riduce maggiormente rispetto a una riduzione uniforme della massa. Insomma, lo sentite leggero soprattutto quando lo brandeggiate e lo muovete perché “è la fisica, baby”.
5) Il pulsante programmabile
La novità che tutti temevano e che si è rivelata molto pratica: via all’unico interruttore fisico on-off del telefono, lo switch nato con l’iPhone 2G e arrivato sino al 14, quello per rendere “muto” il telefono. Utilissimo per “mutarlo” in tasca, senza doverlo guardare, perché basta il dito per capire la posizione dell’interruttore, se on oppure off. L’interruttore virtuale sarà una fregatura? No, è una novità piacevole per tutti gli utenti iPhone, dal primo a quello dell’anno scorso. Perché basta premere e due vibrazioni diverse fanno capire se stiamo mutando o ridando voce al telefono (quindi funziona anche in tasca) e poi, se non ci interessa, possiamo programmarlo anche per fare altro: dalla fotocamera alla modalità aereo sino all’uso di script fatti apposta per fare altro. Altra innovazione ben fatta.
6) La batteria dura davvero tanto
Chi usa iPhone appartiene a una di due categorie: la batteria non mi basta oppure la batteria basta il giusto. Gli iPhone Max Pro soprattutto hanno introdotto la terza categoria del “la batteria dura tantissimo”. È tutto progettato per essere così, nel senso che Apple regola la performance e il consumo basandoli sulla dimensione della batteria, ore di utilizzo presunte e determinati carichi di lavoro standard. Ma per farla breve, se venite da altri telefoni soprattutto della serie 12-13-14 formato 6.1 per lo schermo, con questo vi sembrerà di essere in paradiso e di avere una batteria eterna. Per eterna intendiamo due giorni pieni, che bastano e avanzano.
7) La cover in materiale sintetico
Una volta si chiamava eco-pelle, e serviva a sostituire la più costosa pelle con altri materiali, non necessariamente vegani. Apple, che ha fornito cover di pelle per i suoi telefoni (ma anche per i MacBook, per un certo periodo) fatte di vera pelle, in una sorta di incrocio tra lo stile raffinato e costoso impiantato da Jony Ive nel Dna dell’azienda e il legittimo desiderio di offrire una soluzione di alta qualità, adesso ci ha ripensato. Come molte aziende della Silicon Valley e non solo (Tesla offre gli interni delle sue auto solo con materiali “vegani”, cioè finta pelle) Apple ha deciso di eliminare la pelle degli animali dai suoi prodotti. Sia per ragioni alimentari che etiche. Il risultato? La cover dell’iPhone 15 Pro Max è spettacolare al tatto e come resistenza. Si chiama “Custodia MagSafe in tessuto FineWoven per iPhone 15 Pro” (c’è anche per gli altri modelli) ma se vi volete fare un regalo fatto veramente bene, comprate questa (che costa 69 euro, ahimè) anziché una di quelle cover molto a basso costo che vengono dall’Asia e hanno dubbi etici su quanto inquini produrle e sulla eticità del lavoro coinvolto per produrle. L’unico difetto di questa cover che stiamo usando con piacere sono i nomi dei colori (e non i colori, che ci piacciono). Passiamo infatti dal tradizionale Nero al simpatico Blu Pacifico, al curioso Sempreverde, sino al buffo Gelso e al Grigio talpa. Che, detto così, non è che sembri un bel colore, anche se di persona è molto meglio di come suona.