Dopo 21 anni di attività, l’Università di Berkeley ha annunciato il termine di SETI@Home, il progetto di ricerca di vita aliena tramite calcolo distribuito con il maggior numero di partecipanti, il più grande calcolo nella storia. L’ultimo giorno in cui il programma cercherà attraverso i segnali radio dei computer connessi la presenza di intelligenze extraterrestri sarà il 31 marzo.
SETI@Home è nato a Berkeley e presentato al mondo intero il 17 maggio 1999, utilizzando la piattaforma informatica dell’università, BOINC. Ogni volta che le persone lasciano il computer acceso senza utilizzarlo, il programma prende il controllo della macchina e si occupa dell’analisi dei segnali radio. In questo modo, il sistema dava vita a un supercomputer distribuito via internet, creato collegando tra loro tutti i PC degli utenti sparsi per il globo, impiegati alla ricerca di segni della presenza di intelligenze extraterrestri.
Il software di calcolo distribuito di SETI@home poteva essere eseguito sia come screensaver sia continuamente mentre l’utente era al lavoro, utilizzando la potenza di elaborazione che altrimenti sarebbe stata inutilizzata. La prima piattaforma software SETI@home Classic permetteva la partecipazione al progetto i computer Macintosh che usano versioni pre Mac OS X come sistema operativo.
Attraverso i social, l’università di Berkeley ha ringraziato i volontari che hanno contribuito alla realizzazione del progetto SETI@Home.
Mentre SETI@Home sta chiudendo, continuano gli altri progetti di astrofisica dell’università che utilizzano BOINC e che permetteranno agli utenti che lo permetteranno di dare la propria disponibilità. La piattaforma BOINC permette anche la collaborazione per progetti di ricerca sulle malattie e per ricerche mediche. Di recente sono incominciate anche ricerche per affrontare il COVID-19 per l’emergenza globale di coronavirus: ne abbiamo parlato più in dettaglio in quest articolo.
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