Il sito Barefeats ha testato un Mac Pro del 2008 e un nuovo Mac Pro 2009 confrontando le performance di una configurazione software RAID 0 sfruttando 2, 3 4 e 6 dischi Solid State. I drive utilizzati sono i velocissimi Intel X-25E (la “E” sta per Enterprise, un settore normalmente riservato a dischi SAS/SCSI per via delle loro elevate prestazioni). Dai grafici pubblicati da Barefeats emergono alcuni dati interessanti:
– Il trasfer rate massimo del set SATA RAID 0 è limitato sia sui Mac Pro “Nehalem” del 2009 sia sui modelli precedenti, probabilmente poiché l’hub di I/O ha 1000MB/s da distribuire tra tutti i dispositivi I/O inclusi USB e Firewire
– I Mac Pro “Nehalem” del 2009 sono più lenti dei Mac Pro 2008 “Harpertown” in fase di scrittura (con sei dischi SSD il Nehalem è risultato più lento rispetto alla configurazione con quattro dischi; Il vecchio Mac Pro “Harpertown”, invece, ha mantenuto costante la velocità indipendentemente dal numero di dischi presenti).
– Il fatto che le macchine con il “Nehalem” siano più lente nel gestire il RAID non è una novità . Sembra che anche i server con Windows Vista vi siano gli stessi problemi nelle macchine con CPU Nehalem.
– Se volete il massimo della velocità in un sistema RAID è meglio ricorrere a schede RAID dedicate. Barefeats ha testato, ad esempio, una RocketRAID 4322 su un Mac Pro con Nehalem al quale erano collegati 8 dischi ottenendo velocità di lettura/scrittura di 800MB/s con normali dischi SATA da 7200RPM e ben 1000MB/secondo con dischi SAS da 15000 RPM.
Un volume con striping (RAID 0), lo ricordiamo, combina in un volume logico le aree di spazio libero appartenenti a un numero variabile di dischi rigidi diversi compreso tra 2 e 32. I dati che vengono scritti in un volume con striping vengono distribuiti su tutti i dischi contemporaneamente anziché in modalità sequenziale. Di conseguenza, le prestazioni dei dischi in un volume RAID 0 sono normalmente superiori rispetto ad altre configurazioni. Si preferisce solitamente utilizzare volumi con striping nelle situazioni in cui la velocità di input/output è un fattore importante.
[A cura di Mauro Notarianni]