OS X 10.9 Mavericks sfrutta in modo inedito il sensore di luminosità ambientale presente su alcuni Mac. Variazioni della luminosità sono associate alla probabile presenza o attività dell’utente davanti alla macchina, ritardando la riduzione automatica della retroilluminazione. È quanto ha avuto modo di appurare The Verge, su due macchine con installato il nuovo OS X 10.9 Mavericks. Qualche sviluppatore ha inizialmente frainteso la funzione, notando righe di codice che inizialmente sembravano fare riferimento all’uso della videocamera iSight e ponendo dubbi sulla legittimità della funzione e sulla violazione della privacy. I test hanno confermato che in realtà non è sata la videocamera iSight ma un sensore posto a sinistra della stessa (sui MacBook Pro è un piccolo puntino); questo, come già detto, è sfruttato per identificare movenze davanti al computer e ritardare lo sleep mode. La tecnica di base è la stessa per la quale ul sensore di luminosità ambientale è costruito: verificare le variazioni di luce nell’ambiente, ma in questo caso la misurazione è attuata leggendole così da associarle al movimento; in pratica il Mac cerca di capire se qualcuno si muove o sta davanti al computer, regolando la luminosità di conseguenza. Coprendo la camera ma non il sensore The Verge è stato in grado di ritardare l’attenuazione della luminosità dello schermo anche rendendo più buia la stanza. Quindi non era la videocamera ad essere attiva nell’individuazione del movimento, ma il sensore.
Ricordiamo che per default, i portatili con sensori di luce ambientale (ambient light sensors, ALS) consentono la regolazione automatica della luminosità della retroilluminazione della tastiera, sulla base della luce ambientale. In modalità predefinita, i tasti F5 e F6 funzionano solo quando i livelli di luce sono sufficientemente bassi perché il sensore attivi la tastiera con retroilluminazione. Coprendo il sensore, è possibile effettuare un test sulla funzionalità della tastiera con retroilluminazione e regolarla con i tasti F5 e F6.