Sony ha annunciato lo sviluppo del primo sensore per fotocamerei con integrate funzionalità di elaborazione che sfruttano l’intelligenza artificiale (IA).
Il nuovo sensore combina un chip dedicato all’elaborazione e un diverso chip dedicato alla logica. Il chip logico, il digital signal processor (DSP) di Sony, si occupa dell’elaborazione dei segnali con l’IA e integra la memoria per i modelli matematici computabili.
Sony riferisce che il DSP elimina la necessità di hardware aggiuntivo come processori ad elevate prestazioni o memorie esterne dedicate ed è ideale abbinato a sistemi IA avanzati. Usando l’IA, riferisce Sony, il sensore è in grado di ricavare metadati – informazioni semantiche ottenuti dai dati delle immagini – permettendo di offrire ad esempio funzionalità come il tracking in real time di oggetti con grande precisione durante la registrazione di filmati, con una precisione al singolo frame video.
È possibile sfruttare modelli AI proprietari da incorporare nella memoria del sistema adattando l’uso in base a diversi luoghi, circostanze, eventi o altri scopi. È possibile ad esempio sfruttare funzionalità che contano il numero di visitatori all’ingresso di una struttura, individuare automaticamente i prodotti che mancano da uno scaffale, capire dove si affollano di più le persone in un negozio e altro ancora.
Il sensore che garantisce la qualità dell’immagine e la precisione nei particolari è da 12.3 megapixel ed è grande 1.55μmx1.55μm. È in grado di scattare 60 fotogrammi per secondo (fps) in full frame, così come in 4K 1080p a 240fps per i video.
Il sensore con funzionalità IA sarà disponibile con due fattori di forma, la variante “spoglia” IMX500 e quella con packaging ceramico denominata IMX501. I primi campioni sono stati messi a disposizione da da aprile, la produzione partirà a giugno, e i prezzi sono rispettivamente di ¥10,000 (circa 86 euro) e ¥20,000 (circa 172 euro).
Nonostante la questione coronavirus abbia impattato sulle filiere di approvvigionamento di tutto il mondo, Sony riferisce che a marzo il segmento “imaging and sensing solutions” non ha subito alcun impatto materiale. L’azienda riferisce invece di rischi per la vendita dei sensori dedicati agli smartphone per il potenziale rallentamento di questo mercato in generale.