Due senatori USA hanno dato un ultimatum a Marissa Mayer, CEO di Yahoo, che dovrà rispondere ad alcune richieste e chiarire le questioni concernenti i gravi hack subiti da Yahoo negli anni ma svelati solo recentemente. In una lettera inviata lo scorso venerdì John Thune e Jerry Moran, questi i nomi dei politici, hanno dato al CEO dell’azienda fino al 23 febbraio per rispondere ad importanti domande sulle falle di sicurezza che hanno portato alla diffusione di dati sensibili dei suoi clienti nel 2013 e nel 2014
Thune e Moran, rispettivamente il presidente della Commissione Commercio del Senato e della Sottocommissione per la Protezione dei Consumatori e la Sicurezza dei Dati, si concentrano sulle dinamiche degli eventi soprattutto vogliono sapere quali sono stati gli sforzi di Yahoo per mitigare i danni subiti e per garantire la sicurezza dei dati, argomenti su cui fino ad ora l’azienda ha mantenuto un preoccupante velo di silenzio.
Nel testo i due senatori bollano come incomprensibile tutta la catena degli eventi incluso proprio l’atteggiamento di Yahoo. L’azienda avrebbe inoltre improvvisamente annullato un incontro alla fine del mese scorso con il personale del Senato senza fornire una data alternativa.
Ricordiamo che il colosso di Internet ha riportato solo negli scorsi mesi di aver subito due attacchi informatici che hanno esposto i dati riservati di centinaia di milioni di utenti; gli hack però sono stati però perpetrati nel 2013 e nel 2014, una scelta che potrebbe avere avuto importanti ripercussioni sia sulla sicurezza che sul valore azionario dell’azienda. Quest’ultimo aspetto è al centro anche di una indagine della SEC, l’ente di vigilanza della borsa americana.