Un utente Apple su quattro ha attivato la funzione di tracciamento pubblicitario: a un anno dal lancio, avvenuto tramite iOS 14.5, sempre più persone stanno scegliendo di affidarsi all’App Tracking Transparency di Apple per permettere alle applicazioni di terze parti di tracciare la loro attività. Se in una prima fase le persone sembravano restie a scegliere questa strada, con un tasso di adozione che si aggirava intorno al 16% (era maggio 2021), oggi la percentuale di chi ha detto si al tracciamento pubblicitario ruota intorno al 25%.
E quando si tratta di videogiochi, la percentuale è ancora più alta: il 30% – si legge su una ricerca condotta da Adjust che tiene in considerazione le 2.000 applicazioni più popolari – si lascia monitorare dalle app, percentuale che nei casi dei giochi più popolari aumenta fino al 75%.
Questa adozione, raccolta da Apple nell’arco di un anno solare, fa ancora più impressione se si pensa che nei primi mesi dal lancio soltanto il 4% degli utenti che risiedono negli Stati Uniti aveva abilitato la funzione di tracciamento. Come fa notare la società di ricerca Adjust, queste percentuali variano da un’app all’altra, ma dimostra come le persone stiano acquisendo sempre maggiore consapevolezza riguardo al valore che hanno le pubblicità personalizzate in base ai propri gusti.
Oggi – dicono – ottenere il via libera dagli utenti in questo aspetto è diventato un punto di partenza strategico e fondamentale per le società che intendono proporre annunci su misura, e in futuro sarà sempre più importante: «prevediamo una continua tendenza al rialzo man mano che aumenta il numero di persone che comprendono in base a quali dati gli vengono proposti annunci personalizzati».
Da quando Apple ha lanciato la funzione di trasparenza nel tracciamento delle app non sono state poche le critiche sollevate dagli sviluppatori e dalle grandi aziende tecnologiche, Facebook in primis, che ancora oggi si oppongono alle modifiche sulle politiche sulla privacy di Apple. Secondo le statistiche, questa funzione costerà a Facebook 13 miliardi di dollari di entrate mancate soltanto per il 2022.