Camion e navi per il trasporto della merce, ricorrono alla localizzazione satellitare via GPS ed equivalenti sistemi di navigazione, e i criminali hanno imparato a usare i jammer GPS (disturbatori di frequenze) un problema che sta diventando sempre più comune.
Lo riferisce ZDNet spiegando che i jammer sono sfruttati per impedire la ricezione o trasmissione del segnale GPS, emettendo un segnale sulle stesse frequenze usate dalle reti di satelliti artificiali, bloccando o disturbando il segnale radio e l’elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore.
Lo scopo è ovviamente quello di rubare la merce. In Messico i jammer sono usati nell’85% dei furti degli autotreni; non ci sono indicazioni per gli Stati Uniti ma non vi è dubbio che questi dispositivi siano ampiamente usati e anche i russi stanno sfruttando dispositivi di questo tipo per disturbare i segnali GPS in Ucraina.
Anche il settore dei droni commerciali è oggetto di attacchi di questo tipo. gli aeromobili a pilotaggio remoto fanno spesso ricorso al GPS per la navigazione e il tracciamento, rendendoli particolarmente vulnerabili. Sistemi di navigazione alternativa fanno sempre riferimento al GPS per il posizionamento e la stabilizzazione, permettendo ai criminali di sfruttare i jammer per far cadere i droni con ovvie conseguenze pericolose (danni alla vita di persone e a proprietà). Nel 2018 ad Hong Kong durante uno spettacolo un jammer ha causato la caduta dal cielo di 46 droni, sensibilizzando l’opinione pubblica sul problema.
C’è chi ad ogni modo sta pensando a come risolvere il problema. Un’azienda denominata infiniDome ha sviluppato una soluzione anti-jamming compatibile con quasi tutte le centraline basate su GPS: “OtoSphere” è un piccolo add-on per i ricevitori GNSS, un dispositivo che migliora la protezione e la resilienza dei dispositivi GPS contro gli attacchi jammer. Identificando e contrastando l’uso le attività dei jammer, gli operatori di flotte che si occupano di trasporti hanno modo di ridurre il rischio di furti.
Nel frattempo alcuni governi hanno cercato di reagire con la regolamentazione; in Messico è stata approvata una legge anti-jamming alla fine del 2020, con pene da 12 a 15 anni di carcere per le persone sorprese a utilizzare dispositivi di disturbo dei segnali mentre commettono crimini. Purtroppo i jammer sono sempre e comunque facilmente reperibili online, dove possono essere acquistati a partire da circa $50.