Continua la mattanza a basa di selfie, attività che spopola ma che come abbiamo più volte evidenziato, spesso è causa di incidenti anche mortali.
Secondo gli ultimi dati di Mashable i selfie fino ad oggi nel 2015 hanno ucciso più persone degli squali, con un conteggio di dodici ad otto.
L’ultimo episodio è accaduto in India ad uno sfortunato turista, caduto dalle scale durante una visita al Taj Mahal mentre tentava di scattarsi un selfie.
In precedenza vale la pena riportare un utente ferito a morte poco dopo lo scatto durante la classica corsa dei tori a Villaseca, o altre due persone “esplose” letteralmente dopo essersi scattate un selfie in “compagnia” di un granata che hai poi fatto il botto.
Ricordiamo recentemente altri episodi, come un uomo negli Stati Uniti morso alla mano da un serpente a sonagli, con il rischio di perdere definitivamente l’arto per necessaria amputazione e una lunga lista di pericolosi scatti fotografici eseguiti sulle rotaie in prossimità di treni in arrivo, in alcuni casi seguiti da un tragico epilogo.
Recentemente il Governo Russo ha addirittura promosso una campagna pubblica contro l’abuso dei selfie, la cui pratica ormai rischia di mettere a repentaglio la vita delle persone in svariate situazioni, alla ricerca del “momento decisivo”, pronto a trasformarsi imprevedibilmente in “attimo fatale.