Quando si parla di segnaletica viene subito alla mente quella stradale che tutti conosciamo. Se, invece, si sposta l’attenzione sul termine “cartellonistica” si pensa ai manifesti pubblicitari tradizionali. Se si parla di Segnaletica Digitale, però, molti potrebbero addirittura ignorarne l’esistenza. In questo articolo vi spieghiamo cos’è, la differenza tra quella in cloud e quella locale, aiutandovi anche nella scelta.
Digital Signage
Segnaletica digitale, o Digital Signage in inglese, è una sotto categoria della segnaletica elettronica. In sostanza, si tratta di vere e proprie installazioni digitali, come enormi display, in grado di riprodurre contenuti video, immagini statiche, ma anche notizie, feed, flussi online anche provenienti dai social, e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, si tratta di veri e propri cartelli pubblicitari, che anziché utilizzare la tradizionale carta, si servono di display per mostrare i contenuti più disparati. La funzione e i vantaggi rispetto alla cartellonista tradizionale è presto detta: il contenuto può adattarsi a seconda dell’attività e del messaggio da veicolare, senza necessità di sostituire il cartello stesso.
La segnaletica digitale si compone di diversi elementi. Naturalmente dell’hardware, ossia di tutte quelle apparecchiature necessarie, primo fra tutti il display, per mandare in onda il messaggio pubblicitario. Oltre all’hardware, si compone anche del software, ossia del client server che fornisce tutti gli strumenti per programmare l’hardware e lanciare i messaggi a schermo.
Ad oggi, sul mercato sono disponibili due diversi tipi di segnaletica digitale. O meglio, esistono due diversi modi di gestire una segnaletica digitale: il cloud o la gestione in locale.
Cloud versus locale
Se si opta per una segnaletica digitale per pubblicizzare la propria attività, la prima domanda da porsi è, per l’appunto, per quale modello optare. Scegliere quella in cloud oppure affidarsi alle segnaletiche in loco? La domanda è tutt’altro che banale e nelle righe che seguono cerchiamo di capire quali sono i vantaggi dell’una e dell’altra, così come gli eventuali svantaggi, cercando di chiarire le idee sui due sistemi, aiutandovi così nella scelta.
Segnaletica digitale locale
Partiamo da quella in loco, che è la soluzione che più si è diffusa inizialmente. Come suggerisce lo stesso nome, una segnaletica digitale locale impone al titolare di acquistare totalmente l’hardware, il software e di investire nella sua configurazione. In questo caso, sarà il titolare dell’attività che dovrà pensare, non solo alla installazione dell’hardware, ma anche alla gestione del software, alla sua manutenzione e al suo aggiornamento nel tempo.
I vantaggi di una tale soluzione potrebbero sembrare maggiori rispetto agli svantaggi, ma in realtà non è sempre così. Se da un lato, infatti, il titolare avrà il controllo totale di questa segnaletica digitale acquistata, dall’altro dovrà fare i conti con una serie di incombenze piuttosto onerose. Anzitutto i costi.
Ed infatti, all’acquisto iniziale dell’hardware e del software si aggiungeranno i costi ricorrenti per la manutenzione, la programmazione e gli aggiornamenti al sistema. Inoltre, trattandosi di una soluzione locale, completamente acquistata dal titolare dell’attività, sarà necessario occuparsi anche della continua programmazione della segnaletica digitale, che peraltro richiede competenze tecniche non indifferenti.
Per questo motivo, chi opta per questa soluzione di acquisto, dovrà mettere in conto anche i costi di un team, specializzato che si occupi di programmare questa segnaletica e renderla, di volta in volta, utile allo scopo pubblicitario che si desidera raggiungere.
Segnaletica digitale cloud
Di contro c’è la segnaletica digitale in cloud. Lo scopo e gli obiettivi che si pone quest’ultima sono, naturalmente, identici a quelli della segnaletica digitale in locale, ma come facilmente intuibile, la gestione dei contenuti proiettati nei display avviene tramite remoto. In quest’ultimo caso, dunque, il titolare dell’attività non dovrà comprare e gestire un server tutto suo, così come non dovrà affatto preoccuparsi della manutenzione dello stesso, né di acquistare aggiornamenti nel tempo.
In questo caso i server operano e sono gestiti da remoto e tutto quello che viene proiettato a schermo sugli schermi pubblicitari viene inserito da remoto. Il sistema, insomma, non è più nelle mani del titolare, bensì di una rete di esperi che gestisce il server, ne effettua la manutenzione e cura il caricamento dei contenuti.
Inoltre, non dovrete curarvi di eventuali gusti ai server o malfunzionamenti, perché questa infrastruttura non viene acquistata, né ospitata, dal titolare che utilizza la segnaletica digitale.
In definitiva, si tratta di una soluzione che ha dei costi inferiori rispetto alla Digital Signage, oltre ad essere tecnicamente più accessibile ai più e che soprattutto, integra meno rischi.
Quale scegliere: cloud o locale?
Sicuramente, le piccole o medie aziende dovrebbero optare per una segnaletica digitale in cloud. I costi di accesso sono certamente più contenuti, i rischi sono davvero ridotti al minimo, se non totalmente assenti. Questa scelta in cloud è anche da preferire se il titolare dell’azienda decide di iniziare con pochi display.
Anche perché, quella del cloud, ci sembra essere la soluzione più versatile, che meglio è possibile modellare sulla base delle proprie esigenze. Inoltre, non necessita di particolare conoscenze tecniche, perché tutto viene gestito da remoto da appositi fornitori di servizi, che si occupano anche della gestione e della manutenzione. Non solo, questi fornitori si occupano anche di configurare l’intero sistema e renderlo immediatamente utilizzabile.
In definitiva, la differenza tra cloud e locale può essere cosi riassunta: con la segnaletica nel cloud pagate per usare un servizio, mentre con quella in locale pagate per diventare proprietari del sistema. Quest’ultima soluzione non richiede costi per l’utilizzo, ma certamente impone esborsi per la manutenzione, la gestione, la configurazione e per gli aggiornamenti necessari. Inoltre, fa ricadere in capo al titolare il rischio di eventuali guasti o malfunzionamenti.
Il cloud, sebbene necessiti di pagamenti ricorrenti per il suo utilizzo, come abbonamenti, sposta completamente il rischio sul fornitore del servizio, oltre ad escludere le spese extra per manutenzione, gestione e aggiornamenti.