Google sta cercando di spingere una tecnologia denominata FLoC (Federated Learning of Cohorts), un’API (interfaccia di programmazione) implementata in Google Chrome (prima come estensione e poi, progressivamente, come elemento di default su questo e altri browser) che dovrebbe mettere d’accordo i sostenitori della privacy e quella degli inserzionisti pubblicitari.
Google presenta il sistema come in grado di mettere d’accordo privacy e personalizzazione degli annunci pubblicitari ma questo è stato criticato dagli sviluppatori dei browser Vivaldi e Brave, e anche dagli sviluppatori di WordPress che si oppongono a questa tecnologia.
L’idea di Google con FLoC è di sfruttare meccanismi di tracciamento pubblicitario senza fare affidamento ai cookie, metodologia di tracciamento degli utenti da tempo in discussione in particolare dall’Unione Europea. Il nuovo algoritmo genera automaticamente “segmenti di interesse”, ovvero gruppi di utenti Internet che hanno interessi simili. Big G evidenzia la natura anonima di questa attività, ma è una modalità di funzionamento che non consente scelte all’utente e in quanto tale molti la considerano invasiva.
Giovedì 10 giugno, Mozilla ha pubblicato un’analisi della tecnologia FLoC, evidenziando, a detta di Eric Rescorla – CTO di Firefox – vari problemi di privacy.
Il concetto chiave dei FLoC è l’individuazione di serie di utenti con interessi comuni, ma è ugualmente possibile ottenere tutta una serie dettagli sui visitatori dei siti web, in alcuni casi in modo ancora più facile di prima.
Google ha cercato di correggere il tiro per mitigare i problemi legati alla privacy, valutando anche la possibilità di offrire all’utente di indicare il consenso ed eliminare “cohorts” con dati sensibili ma secondo gli sviluppatori di Firefox, questo non basta.
Tutta la profilazione su un unico ID raccolto dal browser aggrava i problemi di fingerprinting per come è concepita adesso la tecnologia FLoC. Ci sono margini di miglioramento con un approccio più rispettoso della privacy senza perdere l’aspetto lucrativo dell’advertisement targettizzato.