Secondo quanto riportato in uno studio di tre ricercatori di Mozilla, è possibile identificare molti utenti in modo univoco tenendo conto semplicemente della cronologia di navigazione, sfruttando questa possibilità per tracciare gli utenti che navigano tra siti diversi.
Lo studio di Mozilla (qui in PDF) conferma quanto già riportato in uno studio accademico simile del 2012 con ricerche che avevano analizzati i dati di 380.000 utenti. Da questo studio era emerso che la cronologia di navigazione consente di ottenere una sorta di “impronta digitale” dell’utente identificandolo in modo univoco. Il tasso di precisione è del 38% tenendo conto della cronologia di 50 domini, e arriva al 70% quando si analizzano dataset con 500 domini.
I ricercatori di Mozilla hanno voluto verificare di nuovo la validità del precedente studio e hanno condotto un esperimento che ha coinvolto 52.000 persone. Sono stati raccolti i dati di utenti che hanno navigato su 35 milioni di siti web, 660.000 domini univoci e i ricercatori riferiscono che è possibile nel 99% dei casi ottenere profili unici.
Sfruttando varie tecniche, Mozilla riferisce che è possibile ottenere un tasso di precisione del 50% con soli 50 domini e dell’80% con un dataset di 150 domini. Non è in pratica necessario avere una lunga lista di cronologia per tracciare in modo univoco gli utenti ma bastano un numero anche piccolo di elementi, ottenendo con una certa precisione dati anche quando si naviga in modo anonimo (la funzione che, su vari browser, non salva dettagli sulla cronologia di navigazione e non condivide con altri dispositivi i siti web visitati). A questo indirizzo un filmato dei ricercatori di Mozilla con la dimostrazione di quanto affermato.
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