Secondo Gerard Williams III, ex dipendente e progettista dei processori di iPhone e iPad citato in giudizio con l’accusa di aver violato obblighi contrattuali, Apple vuole soffocare l’innovazione.
Williams – riferisce il sito Appleinsider – ha presentato nello stesso tribunale una “notice of demurrer” (una eccezione che dovrebbe dimostrare che ai fatti presentati non corrispondono le conseguenze giuridiche prospettate); nell’obiezione si fa riferimento a vari punti della causa presentata da Apple ai quali Williams cerca di controbattere. Nella nota si spiega il suo ex datore di lavoro avrebbe innescato una campagna anticoncorrenziale contro Nuvia (l’azienda da lui creata) dissuadendo i candidati all’assunzione e cercando di allontanare da Nuvia anche il co-fondatore John Bruno.
Apple aveva attaccato Williams affermando che l’ex dipendente aveva creato Nuvia, mentre ancora era un dipendente di Apple, e il progettista è accusato di avere reclutato suoi ex colleghi a Cupertino. Nello specifico, si afferma che Williams ha avviato la sua nuova impresa nel 2018, mentre ancora lavora per Apple, Secondo la Casa di Cupertino, Williams avrebbe riferito ai suoi colleghi che la sua nuova azienda avrebbe sviluppato tecnologie che Apple sarebbe stata obbligata a comprare.
L’ex dipendente di Apple invece sostiene di avere fondato Nuvia dopo la sua partenza da Cupertino.. Non è chiaro se si arriverà al processo o no. Un giudice ha respinto la richiesta di Apple del risarcimento dei danni perché l’azienda non è riuscita a dimostrare in che modo Williams avrebbe causato danni con la sua slealtà.
La Corte ha deciso ad ogni modo di andare avanti, respingendo le obiezioni di Williams. Il giudice ha spiegato che la legge della California “non consente ai dipendenti di un’azienda di pianificare e preparare un’impresa concorrente prima della conclusione del rapporto, se il dipendente fa questo durante le ore lavorative e con le risorse del proprio datore di lavoro”.