Con un comunicato di ieri Seagate, il numero uno nella produzione di dischi fissi al mondo, ha annunciato ufficialmente l’avvio di un consistente piano di ristrutturazione e riduzione dei costi. Entro la fine di luglio Seagate licenzierà 1.100 dipendenti, pari al 2,5% della forza lavoro complessiva: la società ha calcolato che l’operazione costerà circa 72 milioni di dollari, principalmente in liquidazioni per i dipendenti, mentre permette di ridurre i costi annuali di 125 milioni di dollari. L’obiettivo della ristrutturazione in corso è quello di portare al di sotto dei 300 milioni di dollari il costo di sviluppo, marketing e dei costi amministrativi per ogni trimestre.
Ricordiamo che alcuni dettagli circa la ristrutturazione annunciata ufficialmente ieri sono trapelati già alcuni giorni fa e riportati in questo articolo di Macitynet. Ricordiamo che si tratta del secondo consistente licenziamento da parte di Seagate, il primo è avvenuto in gennaio è ha interessato 800 persone. La situazione del più importante costruttore di dischi fissi sembra infine condivisa anche da altre aziende del settore: Western Digital ha licenziato 2.500 persone nel dicembre del 2008.