Seagate entrerà nel mercato dei dischi allo stato solido. L’annuncio che anche il principale produttori di HD tradizionali sta per entrare in un settore ormai in crescita esplosi viva è arrivato durante la serata di ieri per iniziativa di Bill Watkins, amministratore delegato della società americana.
Watkins non ha dato informazioni approfondite sulle specifiche tecniche del disco SSD, ma ha messo be in chiaro che al momento del lancio (all’inizio del prossimo anno) il disco fisso basato su memorie flash non sarà destinato al mercato consumer ma a quello delle imprese e in particolare ai data center. L’obbiettivo sarà fornire supporti in grado di muovere velocemente i dati tra Cpu e dischi fissi e di dialogare con la CPU più rapidamente di quanto non possono fare i dischi tradizionali. In particolare Seagate pensa che gli HD Flash possano portare benefici quando si deve scrivere e leggere dati rapidamente, ma che per ora non possono ancora sostituire i dischi nella maggior parte dei loro compiti, neppure quando si tratta di portatili.
‘Il mercato – ha detto Watkins – è governato dalla legge del costo per Megabyte e oggi gli SSD no posso concorrere in questo ambito. Solo quanto questo rapporto scenderà a 10 centesimi se ne potrà parlare. Il consumo più basso e la maggiore velocità non sono sufficienti’
Ma anche Seagate, come nota Krishna Chander, senior analyst di iSuppli, deve lanciarsi in questo ambito con maggior convinzione: ‘nei prossimi tre-cinque anni – dice Chander – il mercato degli SSD esploderà e questo al di là di ogni ragionevole dubbio’. Un passo di Seagate verso il mercato dei dischi flash, potrebbe dare alla società di Watkins un vantaggio nei confronti della sua principale concorrente, Western Digital, che per ora non sembra avere un piano per fare fronte alla crescita inevitabile in questo ambito.