Seagate Technology aumenta gli investimenti in una tecnologia che sfrutta il laser per le testine dei tradizionali HD consentendo di incrementare di cinque volte l’attuale capacità di archiviazione. La tecnologia laser nota come HAMR (heat-assisted magnetic recording) sfruttano un laser di precisione per riscaldare temporaneamente la superficie magnetica sui cui scrivere i bit dell’informazione digitale, un meccanismo che presenta vari vantaggi dal punto di vista della densità dei dati registrabili sui tradizionali piatti magnetici.
Stando a quanto riporta la società d’investimenti Northern Ireland, Seagate ha investito 55 milioni di dollari incrementando i finanziamenti per l’esistente infrastruttura dedicata alla produzione di wafer in Irlanda del Nord dove si sta sviluppando la tecnologia HAMR; altri investimenti sono stati destinati a simili infrastrutture nel Minnesota.
Seagate promette “20TB per il 2020″ ma Mark Re, il CEO della società, a Computerworld ha spiegato che tale data è solo un obiettivo di massima e che il primo drive con tecnologia HAMR potrebbe arrivare anche prima, entro il 2016.
Oltre alla tecnologia HAMR per incrementare la densità di registrazione, Seagate sta lavorando anche sul TDMR (two dimensional magnetic recording) che permetterebbe di incrementare capienza e densità fino a 10 TB per pollice quadrato. Finora è stata usata la tecnologia nota come PMR (perpendicular magnetic recording), con la quale è possibile allineare ciascun bit dati verticalmente rispetto al disco in rotazione, rendendo possibile l’archiviazione di 750Gbits per pollice quadrato su un singolo piatto. Oltre alla PRM i drive da 3,5” sfruttano anche l’SMR (shingled magnetic recording) per ottenere nuove densità d’area avvicinando le tracce (le tracce si sovrappongono, come le tegole di un tetto, consentendo di scrivere nello stesso spazio una maggiore quantità di dati).
Come sempre i drive con tecnologia HAMR hanno come target iniziale i data center aziendali ma in futuro sarà probabilmente sfruttata anche in dischi rigidi destinati al mercato consumer.