Tutt’altro che spacciati, come ritenuto con i primi successi degli SSD, i dischi fissi tradizionali entrano in una nuova era. Seagate è il primo costruttore a iniziare le spedizioni di dischi fissi da 8 TB: questa capacità monstre è già stata raggiunta anche da altri costruttori, per esempio Western Digital, ma la vera novità è rappresentata dalla tecnologia impiegata.
Invece dell’elio e di altre soluzioni più tradizionali, Seagate è riuscita a incrementare la quantità di dati memorizzati sulla superficie dei piatti grazie alla tecnologia Shingled Magnetic Recording, siglata SMR. Questa soluzione permette di ridurre sensibilmente la distanza tra le tracce dei dati su disco che invece di essere distanziate e parallele, rimangono sempre una accanto all’altra ma leggermente sovrapposte. Una dimostrazione grafica semplificata della tecnologia SMR è illustrata dal video che inseriamo in calce in questo articolo: la disposizione delle tracce in parte sovrapposte ricorda quelle delle tegole di un tetto, da cui deriva il nome di questa soluzione.
Il costruttore dichiara che con la tecnologia SMR è possibile incrementare del 25% la quantità di dati memorizzati su un piatto, in questo modo è possibile incrementare la capacità complessiva del disco fisso senza aumentare il numero dei piatti, riducendo i consumi e i costi di produzione. I primi dischi fissi da 8 TB di Seagate arriveranno a gennaio in USA e in Europa al prezzo indicativo di circa 260 dollari, circa 210 euro, successivamente saranno proposte anche versione da 6 TB e 5 TB. Questa nuova famiglia di HDD nno è pensata per le prestazioni elevate ma per l’archiviazione di grandi quantità di dati per lungo tempo: funzionano a 5.900 giri al minuti ed integrano 128 MB di memoria. Le prestazioni massime dichiarate sono di 150 MB al secondo in scrittura e di 190 MB al secondo il lettura. In futuro grazie alla tecnologia SMR sarà possibile incrementare ulteriormente la capacità dei diaschi fissi fino ad arrivare a unità singole da 20 terabyte e oltre.
