L’accordo tra Samsung e Seagate c’è. Il produttore IT coreano ha annunciato oggi, come anticipato, la cessione della sua divisione dischi fissi a Seagate. Ma il patto appare più che una semplice cessione, un’allleanza strategica che mira a costituire una sorta di polo diversificato per tecnologie ed interessi nel campo dell’archiviazione. estensione della collaborazione tra le due società già avviata con alcuni accordi siglati nel mese di agosto 2010.
Samsung non si limita infatti a monetizzare la cessione del business (1,375miliardi di dollari) ma ottiene metà del valore in azioni Seagate. Il colosso coreano diventa così titolare di 4,6 milioni di azioni, pari al 9,6% delle quote azionarie di Seagate, una quantità più che sufficiente ad influire sul mercato di Seagate e le sue scelte. Seagate fornirà i dischi fissi che Samsung integrerà nelle proprie linee di computer desktop, notebook, netbook e anche nei dispositivi di elettronica di consumo. Samsung infine rafforza il business di Seagate offrendo dischi SSD per il mondo business e aziendale ma anche nei dischi fissi ibridi e in altri prodotti.
In generale l’accordo Samsung-Seagate di oggi estende e migliora le relazioni e la collaborazione tra le due società, sia per quanto riguarda le concessioni reciproche di brevetti, tecnologie e licenze, sia per lo sviluppo di nuove tecnologie destinate allo storage del futuro, quindi unità SSD, mondo mobile e cloud computing.
L’operazione deve essere approvata dagli organismi anti-trust statunitensi e internazionali mentre il completamento è previsto entro la fine di quest’anno. Per quanto riguarda il mercato dei dischi fissi il confronto torna ad essere diretto tra i due principali protagonisti: Western Digital con il 50% circa del mercato raggiunto anche con l’acquisizione della sezione HD di Hitachi e ora Seagate con una quota di mercato totale di circa il 40%.