Scubadvisor è presentata come la prima app per iPhone e Android dedicata a tutti gli appassionati di immersioni, frutto dell’idea di due giovani italiani che hanno deciso di portare la rivoluzione digitale anche nel mondo sottomarino. L’app permette di conoscere e localizzare le migliori location per esplorare i fondali marini più belli del mondo, di prenotare la propria immersione nel centro diving preferito, o scoprirne di nuovi, di leggerne descrizioni, prezzi e posizione sulla mappa per programmare le proprie uscite da soli o con gli amici.
Scubadvisor dà la possibilità di geolocalizzarsi prima o dopo l’immersione per segnalare a familiari e amici la propria posizione, ma anche postare le foto delle proprie esplorazioni subacquee per condividerle con le migliaia di appassionati e contribuire a mappare i più bei fondali del mondo, sfruttando un filtro in grado di mostrare i fondali nel loro reale splendore.
«Nonostante le centinaia di migliaia di appassionati, quello della subacquea è un mondo ancora poco strutturato ed evoluto dal punto di vista tecnologico» spiegano Marco Prandi e Alessandro d’Antonio, creatori di Scubadvisor. «Abbiamo capito che c’era bisogno di una piattaforma digitale che consentisse agli appassionati di avere a disposizione un unico sistema attraverso cui informarsi, prenotare e condividere le proprie esperienze. Il tutto in maniera semplice, pratica e sicura».
Si calcola che solo nel nostro Paese siano oltre 250mila (fonte Assosub) gli italiani che praticano immersioni con autorespiratore, mentre altri 300mila sono i praticanti di apnea e pesca sportiva in apnea. Numeri importanti che danno al settore una dimensione significativa: un mercato che, sempre secondo Assosub, vale oggi circa 300 milioni di euro.
Per lo sviluppo di Scubadvisor, app gratuita e disponibile sia per iOS che per Android, sono stati necessari oltre due anni di lavoro, che hanno permesso ai due fondatori di perfezionarne la tecnologia e renderla facilmente accessibile a chiunque.
Il team di sviluppo ha lavorato, in particolare, sul sistema gestionale messo a disposizione degli operatori. Diver, privati, diving center, negozi di abbigliamento e attrezzature sportive, infatti, con Scubadvisor, hanno a disposizione gratuitamente un’unica piattaforma internet e mobile per la gestione di tutte le attività.
Tra le altre cose, possono ricevere i pagamenti direttamente sul loro conto, la app tiene traccia dei clienti e permette di avere sottomano tutte le prenotazioni. Oltre a ciò, è possibile inserire la propria posizione sulla mappa, unitamente a foto, video e descrizione dei servizi offerti, così da essere trovati facilmente attraverso ogni genere di ricerca.
Dal canto suo l’utente, accedendo a Scubadvisor, può informarsi sui diving center visualizzandoli sulla mappa e confrontando descrizioni, servizi, foto e prezzi. Una volta scelto quello che preferisce verifica la disponibilità, invia la richiesta, paga un acconto (sostanzialmente come accade per gli alberghi e i ristoranti con Booking o Tripadvisor).
In più Scubadvisor mette a disposizione degli utenti un servizio di assistenza con numero di emergenza e localizzazione tramite coordinate, e permette, al tempo stesso, di condividere i dettagli delle proprie immersioni più belle.
«Idealmente, con l’aiuto degli utenti, potremmo mappare dal punto di vista fotografico tutti i fondali più belli del mondo creando una gallery sottomarina che ancora non esiste» spiegano Prandi e D’Antonio. «Per far questo abbiamo dedicato una sezione di Scubadvisor proprio alla condivisione di foto con la possibilità di utilizzare un filtro studiato appositamente per le immagini subacquee».
Sulla app sono già presenti un centinaio di diving center, prevalentemente in Italia, Grecia, Croazia, Spagna e Portogallo. I quali per entrare nel network di Scubadvisor non devono sostenere nessuna quota o fee d’ingresso. L’obiettivo, secondo i fondatori, è di ampliare il numero degli iscritti italiani e stranieri entro il prossimo anno. Il sistema di prenotazione consente ad oggi di gestire le prenotazioni in undici valute diverse.
«Offriamo agli operatori una vetrina gratuita e tutto il sistema (anch’esso gratuito) per ottimizzare la gestione delle prenotazioni e dei pagamenti» spiegano i due fondatori «Scubadvisor riceve unicamente la sua commissione quando viene erogato il singolo servizio al cliente che prenota tramite la app».