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Soldi a chi segnala i parcheggi selvaggi, l’app svedese

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C’è un’auto parcheggiata male? Inviate una foto all’app, e lo Stato vi paga. Si presenta così l’esperimento appena partito in Svezia dove qualsiasi cittadino, scaricando una semplice applicazione, può vestire i panni del vigile urbano per qualche minuto: l’obiettivo? sventare la cattiva usanza del parcheggio selvaggio in maniera rapida ed efficace.

Per invogliare gli utenti a valorizzare il proprio senso civico come dicevamo c’è una ricompensa di 50 Corone svedesi (circa 4 Euro col cambio attuale) per ogni segnalazione andata a buon fine, il che facendo un rapido calcolo potrebbe trasformarsi in un’entrata mensile di oltre 300 Euro con appena tre segnalazioni giornaliere.

Come funziona

Funziona così: l’utente scarica l’app Scout Park e al primo avvio si registra (bisogna avere almeno 16 anni e servono numero di cellulare e Codice Fiscale).

Soldi a chi segnala i parcheggi selvaggi, l’app svedese

Da quel momento in poi appena avvista una violazione dovrà semplicemente scattare una foto e caricarla nell’app spuntando il tipo di segnalazione (parcheggio non permesso, nessun permesso in vista, mancanza del disco orario, eccetera): un vigile urbano di turno nelle vicinanze si recherà sul posto per fare le dovute verifiche e, nel caso l’auto fosse ancora lì, validerà la segnalazione e l’utente riceverà la ricompensa.

Le foto vengono infatti geolocalizzate e per ogni zona gli utenti possono prima controllare quali sono le regole in vigore, evitando così di inoltrare segnalazioni inutili.

In Italia quando

Come dicevamo al momento l’app è disponibile soltanto in Svezia, un paese dove per altro non c’è il caos italiano in fatto di parcheggi selvaggi e dove i cittadini sono per l’appunto invogliati a inoltrare queste segnalazioni più per senso civico che per arrotondare.

Vi immaginate quel che potrebbe diventare da noi? In questo senso il nostro è un popolo particolarmente creativo, specie nelle ore di punta, con le auto perennemente ferme sui marciapiedi, in seconda fila, di fronte agli ingressi delle abitazioni, sulle fermate degli autobus o nei posti riservati ai disabili, alle donne in dolce attesa o per la ricarica delle elettriche.

Soldi a chi segnala i parcheggi selvaggi, l’app svedese

Violazioni, queste, che restano spesso impunite perché ci sono pochi vigili che circolano per le strade, mentre i social pullulano di post carichi di rabbia e frustrazione. Chissà cosa succederebbe se venisse presa in considerazione anche dal nostro Governo: ma per ora rimane soltanto un esperimento svedese.

A proposito di parcheggi, l’app EasyPark è disponibile anche su CarPlay e coi parcheggi a barriera CAME Parkare potete entrare, pagare e uscire in modo automatico.

Ricordiamo infine che seguendo questa guida che abbiamo pubblicato di recente potete creare due scorciatoie su iPhone per appuntare la posizione dell’auto parcheggiata e ritrovare poi il veicolo con il calcolo automatico del percorso.

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