Il Computer History Museum di Mountain View in California ha annunciato che il 20 giugno Scott Forstall sarà intervistato dal giornalista e strorico John Markoff con il quale parlerà della creazione di iPhone, il progetto segreto che Jobs e pochi altri adepti conoscevano come Project Purple: ne abbiamo parlato qui.
Dopo essere stato rimosso dal suo incarico, Scott Forstall, soprannominato anche lo zar di iOS, è rimasto in ombra e poco è dato sapere di cosa si sta occupando attualmente. Si dice sia stato diverse volte in Italia e Sud Africa, che si occupa di dare consigli a startup e che si stia dedicando alla filantropia, in particolare quella finalizzata alla riduzione della povertà, all’educazione, ai diritti umani.
L’ex dirigente è noto per avere ricoperto in Apple l’incarico di vicepresidente della sezione software per iPhone fino al 29 ottobre 2012: fu allontanato a detta di molti per una serie di clamorosi problemi con l’app Mappe di iOS 6 ma rimane una figura di assoluto primo piano non solo per Cupertino ma per l’intero mondo della tecnologia.
La conversazione con Forstall al Computer History Museum sarà preceduta da una tavola rotonda con tre ingegneri che facevano parte del gruppo di sviluppo del primo iPhone: Nitin Ganatra, Scott Herz e Hugo Fiennes, e che parleranno dell’impatto trasformativo del dispositivo. I due eventi sono parte di “iPhone 360”, progetto di quest’anno del museo che mira a esplorare la storia dell’iPhone, dalla “preistoria”, gli esordi, il lancio, fino all’evoluzione e all’impatto nel mondo della tecnologia.
Forstall ha vissuto una lunga parte della sua vita professionale accanto a Jobs seguendo tutti i progetti più importanti cui diede vita il cofondatore di Apple; è stato infatti prima in NeXT e poi uno dei progettisti originali di OS X, sostituendo Avadis Tevanian quando questo si dimise come Chief Software Technology Officer dalla multinazionale di Cupertino. Tra i suoi tanti meriti, la creazione di Carbon, la tecnologia che semplificò agli sviluppatori la transizione delle applicazioni dal vecchio Mac OS Classic a OS X. Successivamente si è occupato del sistema operativo di iPhone e iPad e in quanto tale è custode dei segreti più rilevanti di Apple.
Forstall, ritenuto irascibile, volubile, egocentrico, arrogante, segnato da un carattere poco propenso alla collaborazione quanto al settarismo, poco adatto al lavoro di gruppo, per quanto geniale, non ha portato grandi rimpianti in Apple e probabilmente neppure lui coltiva una grande stima in chi l’ha di fatto cacciato da un’azienda da cui “mini-Steve” (questo il suo soprannome) è stato di fatto cacciato a forza dopo essersi rifiutato di assumersi pubblicamente la responsabilità del flop del lancio della prima versione di Mappe. È probabile che finora sia rimasto in quiescenza forzata, obbligato da precise clausole contrattuali di riservatezza e non divulgazione imposte da Cupertino.
Eventi e incontri del Computer History Museum così come altre iniziative dedicate al primo iPhone arrivano in concomintanza dell’anniversario di lancio del primo rivoluzionario smartphone Apple avvenuto il 29 giugno del 2007 sul mercato USA. Stesso discorso per l’uscita del libro The One Device che promette di raccontare nuovi aneddoti e la storia segreta della nascita del primo iPhone.