Il candidato ideale a prendere il posto di Steve Jobs è Scott Forstall. Lo scettro di numero uno nel ruolo di prossimo CEO di Cupertino viene assegnato all’attuale capo del settore software di Apple da Fast Company, un magazine specializzato in tecnologie e leadership aziendali, innovazione e design.
Forstall, secondo l’articolo scritto da Kit Eaton nel sito di Cnn, avrebbe buone possibibilità di prendere il posto di Jobs certo molto più elevate di quelle che ha Tim Cook. Il giudizio, sorprendente, viene motivato con le debolezze dell’attuale COO e CEO facente funzione.
Cook con la sua mente analitica sarebbe valido nella gestione dei flussi di magazzino, abile nella programmazione e valido nel ruolo di rimpiazzo temporaneo ma mancherebbe di creatività e dinamismo, due fattori indispensabili, dice Eaton, per una società come Apple. Al contrario Forstall è tecnicamemte competente ma anche dinamico, due fattori che gli hanno consentito di arrivare ai vertici dell’azienda di Cupertino. Forstall sarebbe anche un oratore capace di attirare l’attenzione e ha una notevole cura dei dettagli dimostrata nella definizione dell’interfaccia di iOS e nelle scelte compiute su Mac Os. Tutto questo lo inserirebbe nel novero delle scelte davanti a Cook ma anche a Schiller (geniale nel marketing ma di scarsa presenza pubblica), Jonathan Ive (una visione molto simile a quella di Jobs, ma ampie lacune nel campo industriale e tecnico), Eric Schmidt (molto solido dal punto di vista del business ma privo della visione creativa e della disinvoltura di Jobs).
Cook, ovvero la figura che per la maggior parte degli osservatori era e resta il numero uno nella lista di successione a Jobs, starebbe davanti solo agli outsider come Mark Papermaster, cacciato da Jobs stesso dopo l’antennagate e mai entrato in sintonia con l’ambiente Apple, Peter Skillman, responsabile del sistema operativo congiunto Nokia-Intel e padre del Pre di Palm e Tony Fadell inventore di iPod e ora ritirato, anche se non è chiaro per quanto e perché (secondo qualcuno ci sarebbero stati contrasti con lo stesso Jobs) dal mondo dell’IT.