Che fine ha fatto Scott Forstall? L’ex zar di iOS si è dimesso da Apple nell’ottobre del 2012 ma da allora quasi nulla si è saputo di lui. L’ex dirigente della Mela è noto per avere ricoperto in Apple l’incarico di vicepresidente della sezione Software per iPhone fino al 29 ottobre 2012 (fu allontanato a detta di molti per una serie di clamorosi problemi con l’app Mappe di iOS 6) ed è stata una figura di assoluto primo piano non solo per Cupertino ma per l’intero mondo della tecnologia.
Forstall ha vissuto una lunga parte della sua vita professionale accanto a Jobs seguendo tutti i progetti più importanti cui diede vita lo scomparso CEO di Apple; è stato infatti prima in NeXT e poi uno dei progettisti originali di OS X, sostituendo Avadis Tevanian quando questo si dimise come Chief Software Technology Officer dalla casa di Cupertino. Tra i suoi tanti meriti, la creazione di Carbon, la tecnologia che semplificò agli sviluppatori la transizione delle applicazioni dal vecchio Mac OS Classic a OS X. Successivamente si è occupato del sistema operativo di iPhone e iPad e in quanto tale è custode di moltissimi segreti.
Si dice che non avesse buoni rapporti con gli altri dirigenti: per quanto geniale, pare fosse ritenuto irascibile, volubile, egocentrico, arrogante, segnato da un carattere poco propenso alla collaborazione quanto al settarismo, poco adatto al lavoro di gruppo. Che cosa stia ad ogni modo facendo ora Forstall non è chiaro ma è probabile che, come accade per tutti i manager di primo piano che sono custodi di segreti industriali e di tabelle di marcia, sia rimasto in quiescenza forzata, disposta da precise norme contrattuali.
Secondo Neil Cybar, analista specializzato in nuove tecnologie, prima della sua uscita Forstall ha ricevuto un importante bonus in azioni, pari a 60 milioni di dollari, alcune di queste vendute a maggio del 2012. Apple e Forstall avrebbero raggiunto un accordo, in base al quale avrebbe ottenuto accesso a uno stock di azioni con restrizioni a condizione che rimanesse fuori dai giochi.
Le azioni con restrizione si convertono in normali azioni dopo che un dirigente ha lavorato per una società per un determinato periodo; al termine del contratto, il dirigente possiede le azioni e può farne quello che vuole. Sono, di fatto, opzioni con prezzo di esercizio zero che hanno in gran parte un rendimento garantito, non allineato ai livelli di performance e pagano per il semplice fatto che la società non è in fallimento. Sono compensi che normalmente servono a incoraggiare i dirigenti a restare nella società o a rispettare alcuni patti, fino a quando potranno incassare queste azioni.
Secondo Cybar, Forstall era da tempo a conoscenza dei piani per Apple Watch ed è per questo che finora ha dovuto tenere la bocca cucita. Da gennaio in poi, con l’arrivo sul mercato del dispositivo, Forstall potrebbe cominciare a parlare e sarebbe interessante sapere la sua opinione su ciò che è diventato iOS dopo la sua fuoriuscita da Apple. Può piacere o no, ma è stato un dirigente per molti versi geniale, al punto che secondo molti era destinato a occupare il posto di Steve Jobs.