Capita di uscire a cena con amici o con il proprio partner per ritrovarsi a scorrere le pagine dei social, fotografare i piatti oppure controllare posta e messaggi, magari appoggiando lo smartphone sul tavolo: Sconnessi Day è l’iniziativa per ritrovarsi a tavola senza telefoni.
Per il 30% degli utenti intervistati (sondaggio condotto sugli utenti TheFork a febbraio), si tratta di un’abitudine frequente, con la percentuale che sale quasi al 40% se si considera chi ammette di farlo praticamente sempre.
La piattaforma per la prenotazione dei ristoranti, in occasione dello Sconnessi Day, la giornata contro la nomofobia (No Mobile Phone Phobia) che promuove la disconnessione da Internet, ha condotto un sondaggio sui propri utenti per indagare le abitudini di utilizzo dello smartphone a tavola e, notando come questo comportamento sia largamente diffuso, promuove una iniziativa ad hoc per sensibilizzare le persone sull’importanza della convivialità durante i pasti e della connessione tra persone.
“Ritrova il gusto della conversazione” vede il coinvolgimento di 15 ristoranti nelle città di Milano, Roma e Napoli, i quali in occasione del 22 febbraio, lo Sconnessi Day appunto, inviteranno i clienti che prenoteranno presso un tavolo a riporre i propri telefoni all’interno di box dedicate per tutta la durata del pasto, così da poter meglio godere la serata, il cibo e la buona compagnia senza alcuna distrazione.
Convivialità o compagnia virtuale
Secondo i dati raccolti da TheFork, più della metà degli intervistati (54%) dichiara di distrarsi con il proprio smartphone principalmente per telefonare (23%), controllare i social (17%) e chattare (14%). C’è anche chi, preso dagli impegni quotidiani, non riesce a staccare la spina e finisce per controllare le mail (6%).
Resta inoltre ancora salda la tendenza di fotografare il cibo, pratica comune al 29% dei rispondenti, che non rinuncia poi al postarle online e condividerle virtualmente. Il 40% degli utenti intervistati ammette di cadere in tentazione per abitudine, e il 18,4% riconosce di cedere immediatamente al vizio appena si verifica un momento meno coinvolgente o di inattività a tavola.
Eppure questa distrazione continua e piuttosto comune non è sempre ben vista. A fronte di un 24% che dichiara ormai di non farci nemmeno più caso se un commensale è più occupato a controllare il proprio telefono che a interagire con le persone presenti, c’è una grande maggioranza (70%) che non approva il comportamento: il 60% ammette di sentirsi infastidito e il 10% in imbarazzo.
Anche il gusto della convivialità e del cibo stesso vengono a meno quando si utilizza lo smartphone a tavola. Studi scientifici dimostrano infatti che l’utilizzo del telefono durante i pasti è associato a una diminuzione del piacere di consumare il pasto stesso e di trascorrere del tempo in compagnia, nonché a una maggiore sensazione di noia, causata proprio dall’utilizzo del dispositivo.
Dal sondaggio emerge anche una forte volontà di cambiamento: più della metà (55%), infatti, afferma di voler ridurre di molto questa abitudine (33%), se non eliminarla completamente (22%).
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