La scorsa settimana Microsoft ha menzionato la vittoria di Apple contro Psystar nel corso di un dibattimento all’Antitrust richiesto da una società che vende accessori per Xbox 360 comprensivi di “cheat”, trucchi e tecniche varie che consentono di barare o superari livelli di un gioco ottenendo effetti benefici normalmente impossibili da ottenere.
Microsoft ha chiesto ad Elizabeth Laporte, Magistrate Judge incaricata dalla gestione delle procedure, di destituire il procedimento legale presso l’Antitrust depositato a novembre del 2009 da Datel Design & Development, una società anglosassone che realizza “video game enhancement”, prodotti per “migliorare” l’esperienza d’uso dei videogiochi ma che Microsoft preferisce chiamare ciò che realmente sono, ovvero “sistemi per imbrogliare”.
Datel Design ha accusato Microsoft di violare le leggi antitrust federali, poiché ad ottobre avrebbe richiesto ai propri clienti lo scaricamento di un aggiornamento dopo il quale sarebbero stati disabilitati controller e memory-card di terze parti, come quelli prodotti dalla società inglese. “L’aggiornamento di Microsoft” – afferma Datel – “è stato intenzionalmente creato con lo scopo di impedire alla concorrenza di vendere accessori e add-on, inclusi gamepad controller, implementando predatorie barriere tecnologiche”.
Microsoft ha negato di avere un monopolio nel mercato dei video game – poiché compete con Sony, Nintendo e altri – sostenendo, altresì, che le leggi antitrust non possono essere applicate ad un singolo marchio nel mercato degli accessori, poiché gli acquirenti da lunga data sanno che (e sono accordo in fase di acquisto) possono acquistare solo e soltanto prodotti autorizzati dalla società stessa. Sono pressapoco gli stessi argomenti usati da Apple per rispondere alle accuse del 2008 di Psystar, il produttore di pseudo-cloni Mac che aveva accusato Cupertino di monopolizzare il mercato con i suoi “Macintosh” (la corte distrettuale ha poi dato completamente torto a Psystar).
La vittoria di Apple è stata scaltramente citata dai legali Microsoft nel caso in oggetto. “Psystar affermava che Apple aveva eretto barriere tecnologiche atte ad impedire il funzionamento di Mac OS su computer diversi da quelli prodotti da Apple”. Similarmente ad Apple “Microsoft è libera di fare ciò che vuole, poiché i possessori di Xbox 360 sanno e sono volontariamente d’accordo di fornire a Microsoft il diritto di impedire l’uso di accessori non autorizzati”. I termini e le condizioni d’uso sono riportati nell’accordo di licenza; su quest’ultimo è anche riportato che “il software per Xbox 360 può essere utilizzato solo con accessori autorizzati da Microsoft”.
Citando il caso Apple-Psystar, Microsoft ha ricordato che il giudice Alsup ha permesso ad Apple di respingere le accuse e di come la società di Cupertino ha il diritto attraverso la propria licenza d’uso di limitare l’installazione di Mac OS X esclusivamente su hardware da essa prodotto. Riordiamo che, benché la battaglia Apple/Psystar non sia del tutto terminata le ultime sentenze sono state una vittoria su tutti i fronti per Apple e Psystar è stata condannata a pagare 2,7 milioni di dollari di sanzione.
[A cura di Mauro Notarianni]