L’organizzazione che rappresenta le opere letterarie di L. Ron Hubbard – fondatore della controversa Chiesa di Scientology – ha presentato negli USA istanza al governo federale chiedendo di rendere illegale aggirare blocchi imposti via software per la riparazione di vari dispositivi.
Lo riferisce il sito 404 Media spiegando che nella petizione al governo federale non c’è esplicito riferimento a uno specifico dispositivo ma l’obiettivo è l’E-Meter o “elettro-psicometro”, un presunto “strumento” indicato come in grado di misurare lo stato spirituale di una persona e i relativi cambiamenti, essenziale per le credenze e le pratiche di Scientology.
Quelli che nel gergo dei seguaci di Scientology si chiamano “auditor”, devono comprare questo oggetto, possibilmente in due esemplari per non rimanere senza in caso di problemi; l’e-meter costa ovviamente migliaia di dollari e non è altro che una scatola con un quadrante e una lancetta/ago, varie manopole e cavi che dovrebbero servire per localizzare gli “engrammi”, immagini mentali, “memorie negative” che secondo l’organizzazione che diffonde le credenze e pratiche ideate da L. Ron Hubbard, hanno una “massa” e una “resistenza”.
Scientology. Author Services Inc, gruppo che rappresenta il “lavoro letterario, teatrale e le opere musicali” di Hubbard, ha riferito al Copyright Office degli Stati Uniti la sua opposizione a eccezioni previste nella sezione 1201 del Digital Millennium Copyright Act che rendono legale per i consumatori “hackerare” dispositivi elettronici ai fine della riparazione.
L’esenzione alla legge sul copyright che non piace a Scientology è legata a meccanismi software e altri sistemi di Digital Rights Management che impediscono a terzi di eseguire riparazioni senza autorizzazioni. Speciali deroghe alle leggi sul copyright hanno ad esempio reso legale negli USA mettere le mani su trattori di John Deere, aggirando blocchi imposti dal produttore per impedire a chi usa i macchinari di ripararli senza rivolgersi ai concessionari autorizzati.
Da tempo aziende come Samsung e Apple hanno stretto accordi per fornire componenti e manualistica per consentire a chi è in grado di farlo, di effettuare in proprio le riparazioni, senza obbligatoriamente rivolgersi ai centri di assistenza autorizzati.