Se lo schermo rotto di iPhone è il vostro principale cruccio, state fuori di casa, se potete. È questa la filosofia che dovreste seguire se volete evitare di ricadere nel campione statistico di chi incorre in quello che, a quanto pare, è la causa principale di infortunio di uno smartphone.
A compilare un’interessante statistica è Recovery Data, azienda specializzata in recupero dati da supporti digitali che ha messo in piedi un’infografica che raccoglie i modi più diffusi con cui si rompono i display (non solo di iPhone ma di tutti gli smartphone), ma anche altri dati come il ciclo di sostituzione del telefono e le ragioni per cui lo si cambia.
Come abbiamo accennato, il luogo più comune dove si rompe il telefono, contrariamente a quanto si pensa, è in casa. Lo schermo si schianta principalmente perché scivola dalle mani mentre si maneggia e, quindi, cade a terra, oppure mentre ci si alza in piedi con il telefono appoggiato sulle gambe (ben il 27% dei display si danneggia in questa situazione). Ma non mancano neppure casi particolari e comunque molto frequenti; ad esempio, il 20% l’ha rotto lasciandolo sul tettuccio dell’automobile e poi, presumibilmente, partendo. In questo caso lo smartphone potrebbe avere subito una sorte peggiore che la semplice rottura dello schermo.
Se poi siete tra i detrattori dei selfie, potreste avere una buona ragione per odiarli anche di più. Il 7% degli schermi iPhone rotti si manifesta quando ci si autofotografa, Qui non è dato di sapere se l’alta percentuale è dovuta al particolare tipo di scatto oppure all’alto numero di chi ama i selfie.
Non manca, secondo la classifica Motorola da cui è tratta l’infografica, un dato curioso: il 5% delle persone che ha rotto lo schermo deve solo accusare se stessa e l’iracondia visto che si è spaccato perchè ha lanciato il telefono contro qualche cosa.
Nell’immagine, che alleghiamo qui sotto, è mostrata anche una classifica dei Paesi dove se ne rompono di più. l’India detiene il record di “Paese più distratto” rompendo il maggior numero di smartphone (65%) seguita dal Messico (64%). L’Italia si piazza benino (o malino): è sesta, secondo una classifica di Squaretrade (Macitynet ne aveva parlato qui) a pari merito con la Grecia, con il 40% di persone che ha rotto lo schermo del telefono almeno una volta nel corso degli ultimi due anni.
Da notare che la rottura dello schermo è un fatto che disturba a tal punto, da spingere le persone a pensare che sarebbe per loro preferibile postare accidentalmente una foto di sé in posture sconvenienti, piuttosto che trovarsi nella condizione di riparare uno schermo. Riparazione che se non viene fatta, è perché si è restii a spendere i soldi necessari per attuarla.