La SD Association (SDA) festeggia il 20o anniversario dalla sua fondazione. Nel corso degli anni, le schede di memoria SD hanno subito un’evoluzione, se ne sono ampliate le capacità e si sono affermate quale la scheda preferita in assoluto. Oggi queste schede svolgono un ruolo critico in un’ampia gamma di dispositivi e applicazioni, inimmaginabili 20 anni fa.
Le schede di memoria SD sono diventate lo standard di storage di fatto per miliardi di dispositivi e, stando a dati riferiti da IDC, dal 2023 le aziende e i vari dispositivi e macchinari che usano queste schede, genereranno 103 zettabyte l’anno.
Venti anni addietro, il mercato delle schede di memoria era un mix confusionario di proposte proprietarie e incompatibili. Il formato SD – riferisce l’associazione – è nato come risposta all’assenza d’interoperabilità e uno standard di riferimento nel crescente mercato dell’elettronica di consumo. I fondatori della SD Association (SDA) sono stati Matsushita, ora di Panasonic, SanDisk Corporation, ora controllata da Western Digital, e Toshiba Corporation, la cui divisione memorie è nata da una scissione di KIOXIA Corporation.
L’infografica che alleghiamo evidenzia vari dati interessanti, con card che supportano le specifiche SDHC, SDXC e SDUC e capacità fino a 128 terabyte; la velocità è cresciuta di 100 volte, passando dai 12 MB/sec ai 985 MB/sec delle ultime specifiche SD Express. È stata mantenuta la retro-compatibilità e ora l’associazione vanta oltre 1700 membri. La prima SD card venduta 20 anni addietro offriva 8 megabyte di storage; passi da gigante nelle tecnologie di memoria, permettono oggi di offrire card SDXC o microSDXC fino a 1 terabyte, un aumento di capacità inimmaginabile venti anni addietro.
Per conoscere tutti i dettagli su come scegliere le schede di memoria SD, micro SD e altre ancora, vi rimandiamo a questa nostra guida.