Pulsossimetro, saturimetro: chiamatelo come vi pare, tanto il dispositivo è sempre lo stesso, e su Ebay in questo momento vi costa pochissimo: si parte da 8,26 euro.
E’ quella piccola “molletta tech” da agganciare alla punta del dito all’occorrenza per misurare in pochi secondi sia la frequenza cardiaca che la saturazione del sangue. Dati, questi, che sono entrati nel quotidiano dell’umanità intera a partire dallo scorso anno, quando il coronavirus passava dallo stato di epidemia a quello di pandemia.
Abbiamo imparato che quando si parla di COVID-19, valori irregolari di frequenza cardiaca e, soprattutto, di saturazione del sangue, possono essere il preludio di un’infezione che, se presa per tempo, potrebbe perfino evitare l’ospedalizzazione.
Questo virus infatti attacca principalmente le vie respiratorie, perciò un saturimetro può essere uno strumento ausiliario di valutazione dei sintomi in caso di malessere (chiaramente non può e non deve sostituire il consulto medico, ma può fornirgli un dato in più per valutare il tipo di approfondimento o misurazione da mettere in atto).
Nello specifico permette di misurare la quantità di emoglobina legata nel sangue in maniera non invasiva ma anche di tenere d’occhio l’attività respiratoria; va specificato che non permette di stabilire con quale gas è legata l’emoglobina, ma solo la percentuale di emoglobina legata: normalmente l’emoglobina lega l’ossigeno, quindi in sostanza permette di ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue.
Normalmente un dispositivo come questo si usa nei reparti ospedalieri e sui mezzi di soccorso in quanto è un dispositivo non invasivo (cioè non è necessario eseguire manovre o analisi che penetrino nei tessuti del paziente) ed è precoce nel riconoscere l’ipossia rispetto alle condizioni di cianosi, permettendo una diagnosi di desaturazione dell’ossigeno prima di gravi complicanze.
Secondo molti esperti il pulsossimetro deve diventare un oggetto comune in tutte le case, come un sorta di secondo termometro. Ovviamente non deve essere usato per autodiagnosi ma per monitorare le proprie condizioni di salute in maniera consapevole e successivamente per segnalare eventuali discese della saturazione (che dovrebbe essere sempre di qualche punto sopra il 90%) al proprio medico.
E arriviamo quindi al punto: al momento questi prodotti sono venduti in farmacia a costi che variano dai 30 ai 100 euro. Su Amazon possono costare anche meno, intorno ai 15 euro al prezzo più basso: ma con l’offerta odierna di Ebay lo comprate a metà prezzo.
Se ne comprate uno lo pagate 8,79 euro mentre se ne prendete due il prezzo unitario scende a 8,44 euro. Con tre pulsossimetri si spende 8,26 euro al pezzo.
Compatto come molti altri che trovate oggi sul mercato, misura 5,5 x 3,2 x 3,2 centimetri e pesa appena 36 grammi. E’ alimentato da 2 batterie ministilo AAA (non incluse in confezione) ed è costruito principalmente in plastica ABS. Una volta infilato il dito nell’orientamento corretto, basta schiacciare l’unico tasto presente per accendere lo schermo ed avviare la misurazione: in appena 5 secondi è già in grado di restituire un primo valore, anche se il consiglio è di tenerlo sul dito per almeno 30 secondi in modo da stabilizzare il monitoraggio dei due valori riportati sullo schermo. Per spegnerlo basta togliere il dito: se non ne viene rilevato uno per 8 secondi, si spegnerà automaticamente.
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L’offerta è valida fino ad esaurimento scorte; per ulteriori informazioni sui costi e tempi di spedizione, eventuali oneri e gestione degli ordini, è possibile consultare il sito del venditore.