Un tribunale russo ha sanzionato Google per 98 milioni di dollari per la mancata eliminazione di contenuti ritenuti illegali. La sanzione da 7,2 miliardi di rubli è pari a circa l’8% dei ricavi di Google nello Stato transcontinentale.
Reuters riferisce che la sanzione arriva nell’ambito di una più ampia spinta del governo per cercare di esercitare maggiore controllo sulle big tech e sui contenuti che le persone pubblicano sulle varie piattaforme.
Un portavoce di Big G ha riferito al sito The Verge che l’azienda “studierà i documenti del tribunale quando saranno disponibili decidendo poi il da farsi (una volta che la sentenza di un tribunale diventa effettiva, la società interessata ha 60 giorni per pagare la multa volontariamente).
Un funzionario russo ha riferito a Bloomberg che verranno attuati “provvedimenti molto sgradevoli” se Google non dovesse ottemperare alla cancellazione di contenuti bannati che promuovono droga, suicidio e altri di organizzazioni legate a Alexei Navalny (influente oppositore di Vladimir Putin).
Non è la prima volta che Google viene sanzionata in Russia e rischia anche che di vedere raddoppiata ogni settimana una diversa multa per la chiusura di alcuni canali statali YouTube della catena televisiva russa RT, indicata dal Ministero degli Esteri come “un’aggressione informativa senza precedenti “. Alphabet (la società sotto il cui cappello include Google) aveva fatto sapere che i canali in questione erano stati sospesi per avere più volte diffuso materiale che violava le sue linee guida sulla disinformazione sul coronavirus.
Non solo Google ma anche aziende quali Twitter e Meta (la società che controlla Facebook e Instagram) sono state sanzionate per non aver rimosso contenuti considerati illegali in Russia. Il tribunale ha riferito di oltre 202.600 mila contenuti da parte di Google e più di 2mila da parte di Facebook e Instagram, non cancellati.
A settembre di quest’anno, in occasione delle elezioni parlamentari, è stata fatta pressione per far cancellare dall’App Store di Apple e dal Play Store di Google un’app creata dal movimento di Navalny pensata per far convergere tutto i voti contrari a Putin.